ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Banda del rame in azione. Portate via 13 grondaie da un palazzo di Canali

I furti in via Bologna tra abitazioni, uffici e attività .

I furti in via Bologna tra abitazioni, uffici e attività .

I furti in via Bologna tra abitazioni, uffici e attività .

Agendo ai piedi di un complesso che include numerosi appartamenti, oltre ad attività, e affacciato su una strada di scorrimento, i ladri di rame hanno sfidato il rischio di essere sorpresi sul fatto: agendo di notte, sono riusciti a fare incetta di grondaie in rame, portandone via tredici più una che hanno semidistrutto sul lato del palazzo. È successo nella notte tra martedì e mercoledì a Canali, in via Bologna, in uno stabile che al piano terra dove dai civici 6 al 12 sfilano uno studio odontoiatrico, uno di osteopatia, un altro di fisioterapia, un forno-pasticceria, un bar al momento chiuso, un parrucchiere e un negozio che vende ceramiche, nonché uno di abbigliamento che aprirà a breve dopo il trasferimento dal centro storico (Personal Shopper Boutique), tutti situati sotto un portico.

Dalla facciata dell’edificio i malviventi hanno tolto tutti i tubi, di lunghezza intorno ai 3 metri e collocati lungo le colonne su cui poggiano i terrazzi delle case sovrastanti. Molto probabilmente ha agito una banda composta da più uomini, armati di scala e che ha sfilato i pluviali scardinandoli dalla sede in alto e anche dai ganci che si trovano i basso, lasciando anche per terra i rottami della loro opera di distruzione. Poi, nelle vicinanze, un complice deve aver atteso com un furgone per caricare a bordo il carico di oro rosso. Spesso i ladri di oro rosso agiscono nei cimiteri, dove agiscono di notte nel silenzio e sicuri di non essere visti, ma questa volta hanno ripulito la parte esterna di un intero complesso abitato. Come sono riusciti ad agire senza farsi scoprire? "La maggior parte delle nostre camere da letto si affaccia sul retro – spiega un residente –. Mi dicono però che qualcuno aveva sentito rumori sospetti". Forse troppo tardi, o senza ricollegarli all’azione di banditi, e magari non in tempo per chiamare le forze dell’ordine.

Da gennaio, in provincia di Reggio, risultano almeno due raid messi a segno: uno nel cimitero di Ciano (Canossa) dov’è stato rubato il rame dal muro della recinzione esterna; il secondo alla Vecchia (Vezzano), dov’è stato arraffato dalla parete, dalla cappella cimiteriale per le funzioni religiose e da un’altra privata che appartiene a una famiglia.

Alessandra Codeluppi