"Basta polemiche tra Ncc e Taxi Alla Mediopadana c’è bisogno di tutti"

Marco Ferretti presidente di Federnoleggio: "Serve un’offerta completa: lasciamo la scelta ai clienti. Dopo l’inaugurazione della stazione ci fu chiesto di essere presenti per garantire il servizio"

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"E’ cambiata la mobilità a Reggio Emilia. Ncc e Taxi possono e devono coesistere allargando l’offerta nei confronti del cliente. Soprattutto in uno snodo fondamentale come la stazione Mediopadana". Marco Ferretti (foto), presidente di Federnoleggio, l’associazione della Confesercenti che rappresenta gli Ncc, ossia il servizio di noleggio con conducente, ritorna su quella che è stata la polemica innescata dalla sanzione elevata nei confronti di un noleggiatore con conducente, colto (ma l’uomo si è rivolto all’avvocato Claudio Bassi per vedere tutelata la sua posizione ed i suoi diritti) a ‘procacciare’ clienti all’uscita dalla stazione dell’Alta Velocità. Una situazione che, a detta di Federnoleggio e del presidente Ferretti, è ormai anacronistica.

Sicuramente questa polemica ha stimolato stimolare CNA e Confesercenti, nel comparto legato all’attività del noleggio con conducente, a fare fronte comune nell’avanzare le loro istanze alle altre parti in causa: "A Reggio, sono un centinaio le imprese che svolgono l’attività di noleggio con conducente, poi magari per ogni auto, ci sono due, tre autisti, quindi le persone fisiche che svolgono questo lavoro sono molte di più. Ed è giusto che anche coloro i quali svolgono onestamente, e secondo le regole, il loro mestiere debbano essere tutelati".

Certamente, quello che non è più praticabile, anche perché è stato ‘cassato’ dalla Corte Costituzione è l’obbligo del ‘ritorno in rimessa’, dopo aver eseguito un servizio da parte degli Ncc. "Questa era una cosa insostenibile, quindi bene ha fatto la Corte ad annullare la parte della legge che, in sostanza, aveva l’intenzione di riformare la legge 21 del 1992, ma che è finita per essere una legge ‘monca’ in molte sue parti".

La problematica Ncc-Taxi alla Mediopadana affonda le radici all’anno dell’inaugurazione della stessa: "All’epoca, per una carenza di taxi, ci fu chiesto di poter sostanzialmente prendere il posto dei taxi – ricorda Ferretti – ma con limitazioni. Ossia se si fermava un Ncc, dietro doveva esserci un taxi, e non potevano mai esserci due Ncc in coda. Poi nel 2018 arrivammo finalmente ad un accordo quadro che regolamentava la nostra presenza alla Mediopadana, con quella dei taxi, grazie anche all’intervento dell’Agenzia della Mobilità che, devo dire, in quel frangente fu sensibile alle istanze di tutti".

Poi? "Poi, nel 2019 – prosegue il presidente di Federnoleggio -. Improvvisamente, ‘Uritaxi’, una delle sigle presenti al tavolo, rompe unilateralmente l’accordo che, di fatto, diventa non più valido. Con nostra grande sorpresa. Nel febbraio 2020 arriva la pandemia, ovviamente l’attività alla Mediopadana scema. Ma il problema della convivenza difficile tra Ncc e taxi, senza un accordo quadro, valido, si ripropone alla ripresa di tutte le attività. Personalmente ho segnalato varie volte la problematica ai nuovi vertici dell’Agenzia per la mobilità, ma mi è stata data una risposta del tutto insufficiente. Ho colto una sottovalutazione del problema e di ciò che è oggi la Mediopadana e la mobilità a Reggio. E a questo punto credo che chiederemo un incontro direttamente all’assessore Bonvicini per chiedere che venga regolamentata in modo parimenti dignitoso un’offerta alla clientela in un punto strategico della mobilità a Reggio Emilia, come l’Alta Velocità, lasciando al cliente stesso l’opportunità di scegliere, in un’offerta che deve essere al passo coi tempi".

ni.bo.