ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

’Billions’, cartiere e fatture false: entra nel vivo il processo

Il processo con rito ordinario derivato dall'inchiesta 'Billions' coinvolge 97 imputati per associazione a delinquere, riciclaggio e bancarotta fraudolenta. Nuovi dettagli emergono dagli interrogatori e dagli arresti recenti legati al caso.

’Billions’, cartiere e fatture false: entra nel vivo il processo

’Billions’, cartiere e fatture false: entra nel vivo il processo

Entra nel vivo il processo con rito ordinario scaturito dalla maxi inchiesta ‘Billions’, che conta 97 imputati davanti alla Corte presieduta dal giudice Cristina Beretti. L’indagine, condotta da fiamme gialle e polizia di Stato, si è incentrata su una presunta associazione a delinquere dedita a fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e bancarotta fraudolenta, con in ballo valori milionari. Nel dicembre 2022 il gup Andrea Rat pronunciò 24 condanne col rito abbreviato e dieci assoluzioni, 37 patteggiarono e 97 persone furono rinviati a giudizio. Davanti ai pm Dario Chiari ed Enrico Finocchiaro (che hanno ereditato l’inchiesta del pm Giacomo Forte), ieri è stato ascoltato il comandante della squadra mobile Guglielmo Battisti. Nel febbraio-dicembre 2016 furono fatte 92 intercettazioni, più sequestri di contanti. I legami tra diverse inchieste sono tornati di recente attuali: pochi giorni fa a Modena sono scattati tre arresti per riciclaggio, usura e sfruttamento del lavoro, uno di loro è una ‘vecchia conoscenza’ per gli investigatori reggiani, ovvero Enzo Macario. Quest’ultimo finì anche al centro dell’operazione ‘House of card’: in primo grado, nel 2019, fu condannato a 4 anni e 4 mesi, per associazione a delinquere finalizzata a fatture false. Lui era titolare della società ‘Full trade’: la squadra mobile è partita dai suoi trasferimenti di denaro alla famiglia Innocenti, al centro di una precedente inchiesta sempre denominata ‘Billions’. Il 14 giugno 2016, a casa di Salvatore Innocenti, la polizia sequestrò 22.750 euro in un armadio, 7.500 in tasca e altri 9.365 in un marsupio. I capi delle cellule, che avrebbero gestito un complesso sistema di società-cartiere e prelievi di contanti, sono stati individuati in Giuseppe Gareri e Luigi Brugnano, Luca Bonacini e Nicola Lombardo, Graziano Crotti e Roberto Crotti, Pietro Arabia e Salvatore Mendicino, Antonio Sestito, Giuseppe Stirparo, Michele Caccia, Giorgio Bellini. Bonacini, intercettato l’11 settembre 2018, mentre parlò con la moglie, disse: "Hai letto, sono i primi dei nostri", commentando le esecuzioni a carico degli Innocenti. Nel 2016 Stirparo ad Antonino Navarra, un presunto ‘prelevatore’ che dimenticò il bancomat: "Vai in guerra senza fucili". Oltre ai contanti furono anche sequestrate le provviste sui conti correnti delle cartiere. Secondo la polizia, sempre in quell’ anno Stirparo cercò di salvare il denaro, mandando Navarra a cercare di incassare la provvista sul conto corrente di Maurizio Scarriglia.