I nefasti effetti delle punture di zanzare ai bambini della scuola d’infanzia Mongolfiera, a Correggio, si sarebbero verificati durante un’attività esterna all’area della struttura, in particolare nel corso di una passeggiata nel vicino parco urbano. "Già a inizio estate – spiega Dante Preti, direttore dell’Isecs, che a Correggio gestisce i servizi per l’infanzia – c’era stato un grosso problema legato alla presenza di zanzare nell’area della Mongolfiera. Per questo sono stati attivati interventi di bonifica con taglio di siepi e di ogni altro elemento che attira questi insetti. Era stato avviato pure, con il permesso dell’Azienda Usl, un intervento adulticida contro le zanzare. Sono stati inoltre installati dei bidoni-trappola proprio contro le zanzare, nell’area della scuola. E i risultati si sono visti, tanto che il problema si manifesta in modo molto meno marcato rispetto ai mesi scorsi. Io stesso, nei giorni scorsi, ho verificato sul posto la situazione. Inoltre, di recente nessun operatore della scuola ha segnalato problemi particolari. Pare che le punture di zanzare siano avvenute durante un’attività esterna all’area della scuola d’infanzia".
Il direttore Preti ricorda pure come i trattamenti con prodotti chimici contro gli insetti, soprattutto in aree frequentate da bambini, debbano essere sempre autorizzati dall’autorità sanitaria. "E in questo caso – ribadisce – non era stato autorizzato, dopo che si era svolto a inizio estate". Un dirigente dell’Azienda Usl si è già messo a disposizione per un incontro con i genitori, per spiegare la situazione e chiarire ogni dubbio. Gli stessi genitori che nei giorni scorsi hanno segnalato pubblicamente il disagio patito dai figli piccoli che frequentano l’asilo Mongolfiera, a causa della "quantità spropositata di zanzare".
Le famiglie avevano chiesto anche l’installazione di zanzariere. "L’Isecs – aggiunge Preti – non si occupa di manutenzione, che è invece di competenza dell’Ufficio tecnico. Una zanzariera è stata installata nella sezione lattanti, in attesa di completare l’intervento".
Antonio Lecci