Bizantini e longobardi. La loro eredità vive ancora

Il primo convegno nazionale su cultura bizantina e longobarda a Baiso, Reggio Emilia, domani. Studiosi di alto profilo discuteranno l'influenza tra VI e VIII secolo.

Bizantini e longobardi. La loro eredità vive ancora

Bizantini e longobardi. La loro eredità vive ancora

Il territorio di Baiso - domani dalle 9 alla chiesa di San Lorenzo - ospita il primo convegno nazionale, gratuito e aperto al pubblico, dedicato alla presenza dei bizantini in terra reggiana e all’influenza culturale longobarda e bizantina esercitata nell’intera Italia settentrionale tra il VI e l’VIII secolo dopo Cristo.

"Cultura bizantina e cultura longobarda: un confronto durato due secoli nel segno della costruzione della identità di un territorio" è il titolo del convegno che intende aprire un nuovo percorso culturale e di studi organizzato dall’Associazione La Tavola di Bisanzio con il coordinamento dell’Università degli studi di Ca’ Foscari. Di altissimo profilo il gruppo di studiosi invitati a confrontarsi e coordinati dal Dipartimento di studi bizantini dell’Università degli studi Ca’ Foscari: Stefano Gasparri, professore ordinario di Storia Medievale alla Ca’ Foscari Università Venezia, Francesco Veronese, ricercatore all’Università di Padova; Maria Cristina La Rocca, ordinaria di storia medievale all’Università di Padova; e Giorgio Vespignani, professore associato di civiltà bizantina all’ Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Il convegno, moderato da Anna Marmiroli, prevede anche gli interventi del presidente dell’Associazione La Tavola di Bisanzio Giuliano Caselli e di Nadia Costi, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Toschi di Baiso.

Info: 393.8592807 segreteria@latavoladibisanzio.it

s.bon.