Boato nella notte sveglia Sesso Banda fa saltare il bancomat

Quattro malviventi prendono di mira la filiale del Banco Bpm. Poi, fuga col bottino su un’auto grigia

Boato nella notte sveglia Sesso  Banda fa saltare il bancomat

Boato nella notte sveglia Sesso Banda fa saltare il bancomat

Un boato, l’assalto al bancomat, la fuga precipitosa della banda con i soldi.

La tranquillità della notte fra venerdì e sabato è stata spezzata dall’esplosione dello sportello automatico del Banco Bmp di via dei Gonzaga 72.

Erano da poco passate del 4 del mattino quando una banda composta da quattro persone – dopo aver manomesso la telecamera di sorveglianza che inquadra la postazione il bancomat – si è messa ad armeggiare intorno allo sportello.

Una tecnica pericolosa quanto consolidata: i malviventi fanno filtrare all’interno un gas esplosivo e poi, con un innesco, causano la deflagrazione.

E’ andata così anche l’altra notte.

Udito lo scoppio, che ha fatto tremare i vetri delle case vicine – tanto che qualcuno aveva pensato ad una scossa tellurica – gli abitanti più vicini alla filiale hanno fatto in tempo a vedere dalle finestre quattro persone che arraffavano il denaro.

Poi, la fuga

repentina.

La banda è salita su un’auto di grossa cilindrata, di colore grigio e si è dileguata sulla statale in direzione di Cadelbosco.

Pochi minuti dopo sono arrivate sul posto le auto della Polizia, che ha avviato le prime indagini.

Ieri lo sportello automatico, dilaniato dallo scoppio, è stato coperto da una lamiera provvisoria.

La filiale di Sesso del Banco San Geminiano e San Prospero (oggi Bpm) per tanto tempo – negli anni Ottanta e Novanta – è stato un istituto di credito di frontiera. La sua vicinanza all’autostrada, e la presenza di un viottolo di servizio che arrivava fino al guard rail dell’A1, l’avevano trasformata nel bersaglio prediletto delle bande di rapinatori. All’assalto della filiale seguiva una prima fuga in auto fino al guard rail. L’auto veniva abbandonata e, scavalcata la barriera s’acciaio, i malviventi salivano su una seconda vettura che li attendeva sulla corsia d’emergenza. Poi la strada fu finalmente chiusa e il giochino finì. Ma non gli assalti notturni.

Andrea Fiori