Boom di turisti a Villa Minozzo Il sindaco: "Borghi di nuovo pieni"

Il primo cittadino Sassi racconta l’attuale situazione sull’Appennino Reggiano "E’ una piccola Svizzera"

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Dalle fonti di Poiano alla vetta del Cusna (2121 metri sul livello dle mare), il Comune di Villa Minozzo con i suoi 168 km quadrati di paesaggio verde, risulta essere, in questo periodo di grande calura, il territorio più frequentato dai turisti in cerca di refrigerio.

Con il Comune Ventasso rappresenta l’arco del crinale, la vera montagna dell’Appennino reggiano che segna il confine con le regioni Toscana e Liguria. Villa Minozzo dispone di un turismo fluviale con le Fonti di Poiano sul Secchia, il Golfarone sul Secchiello e il lago sul Dolo a Gazzano, ma anche di un turismo di alta quota con i rifugi: Battisti, Segheria, Bargetana, San Leonardo, Monteorsaro e Peschiera Zamboni, nota località di Febbio. "In questi giorni, soprattutto nei weekend, registriamo il tutto esaurito - afferma il sindaco di Villa Minozzo, Elio Ivo Sassi – e c’è la caccia alla periferia comoda alle attività commerciali. I borghi si stanno riempiendo di nuovo, case nuovamente aperte a nuovi e vecchi turisti di ritorno. Civago, che negli anni ’70-’80 del secolo scorso veniva chiamata la ‘piccola Svizzera italiana’, dopo un periodo di buio, sta nuovamente riprendendo quota grazie agli operatori locali tra cui la coop Altimonti". ‘Altimonti’ di Civago unisce una sessantina di soci ed è nata sull’esempio della Valle dei Cavalieri di Succiso (Ventasso); ha appena celebrato, con successo, i primi dieci anni di vita. Oltre ad occuparsi degli aspetti sociali e dei servizi d’interesse della comunità locale, d’intesa con la Proloco e le altre associazioni, cura la gestione della Casa Vacanze il Bucaneve (26 posti letto) e altre attività.

"In questa stagione - prosegue il sindaco - ci sono molte iniziative che vivacizzano i paesi, dalla cultura alla gastronomia, e come Amministrazione comunale, le sosteniamo perché favoriscono il turismo. Siamo aperti all’accoglienza, però raccomandiamo ai nostri turisti di affrontare la montagna con attrezzature adeguate e tanta prudenza per evitare l’attivazione dei soccorsi. Non si può andare sul monte Cusna con l’infradito. Cercheremo anche di aumentare i controlli".

Settimo Baisi