San Martino revoca l’incarico ai Coffrini. I circoli Pd: «Sanzionare i ribelli»

Brescello, via al ‘processo’ ai tre iscritti davanti al garante Leoni

Marcello Coffrini (foto Artioli)

Marcello Coffrini (foto Artioli)

Reggio Emilia, 22 gennaio 2016 - EFFETTO domino. Dopo Novellara, anche il Comune di San Martino cede al pressing politico esercitato dal Pd, e non rinnova l’incarico allo studio legale Coffrini, dove lavorano Ermes, ex sindaco di Brescello, e il figlio Marcello, quello attuale.

A Cavriago, invece, prendono tempo per una valutazione più approfondita. A chiamare in causa gli amministratori sono i consiglieri dell’opposizione Alessandro Bussetti a San Martino e Liusca Boni a Cavriago: entrambi li hanno sollecitati a revocare le consulenze affidate al team di avvocati brescellesi.

Dal paese della Bassa, il sindaco Oreste Zurlini fa sapere di non averlo rinnovato: «Lo studio legale Coffrini assiste il Comune da prima del 1990 e, come i colleghi che mi hanno preceduto, non abbiamo mai avuto motivo di lamentarci della sua capacità professionale», premette Zurlini, che aggiunge: «Tuttavia è evidente che gli sviluppi degli ultimi giorni, e la risonanza delle vicende di Brescello, non ci hanno lasciati indifferenti. È per questo che, già da alcuni giorni, martedì per l’esattezza, e considerando che il rapporto di assistenza è rinnovato di anno in anno, nella riunione della giunta abbiamo deciso di non darvi seguito, e quindi di non procedere alla formalizzazione dell’incarico. È ovvio che i contenziosi in corso continueranno ad essere seguiti dallo studio Coffrini fino alla loro conclusione».

Ancora sospesa, invece, la posizione di Cavriago, dove il consigliere Boni ha anche accusato gli amministratori di ‘voltafaccia’: «Avevano rassicurato nell’ottobre 2014 sul fatto che non si sarebbero più conferiti incarichi allo studio Coffrini, poi hanno deliberato il 14 gennaio una consulenza per un contenzioso al Tar». Il sindaco Paolo Burani prende tempo: «Ancora non abbiamo preso una decisione. È una questione delicata: dobbiamo fare alcune valutazioni. Sono diversi gli aspetti da soppesare, tra cui la necessità di tutelare adeguatamente gli interessi del nostro Comune».

INTANTO ieri sera si sono riuniti nella sede del Pd provinciale il direttivo del partito di Brescello e anche i suoi tre membri – di diritto o eletti – che hanno deciso di sostenere a oltranza il sindaco Coffrini. Si tratta dell’assessore ai Lavori pubblici di Brescello Gabriele Gemma e dei consiglieri Silvia Benecchi e Susanna dall’Aglio, iscritti al Pd che – a differenza del vicesindaco Isabella Mazza, dell’assessore al Turismo Sabrina Costi e del consigliere Ippolito Sofo, che si sono dimessi – non hanno rispettato il diktat del Pd di togliere l’appoggio a Coffrini. I tre sono stati convocati ieri sera in via Gandhi e ascoltati sulle ragioni della loro scelta.

Di fatto, però, è stata la prima udienza di quello che si profila come un ‘processo’ ai ribelli celebrato dal partito. Ieri sera, infatti, oltre ai segretari del Pd provinciale Andrea Costa (nella foto in alto) e brescellese Saverio Bonini, c’era anche Raffaele Leoni, presidente della commissione dei garanti del Pd (composta da Cecilia Anceschi, Elga Bellocchi, Lanfranco Fradici, Gianni Prati, Alessandro Roccatagliati e Sandro Venturelli). Quest’ultimo organo dovrà decidere se applicare provvedimenti disciplinari, fino all’espulsione. La commissione è stata già chiamata in causa: «Abbiamo ricevuto da due circoli del Pd una formale richiesta di adozione di misure disciplinari verso i nostri tre iscritti – afferma Leoni –. Questa è una condizione già sufficiente ad avviare l’iter di valutazione. Convocherò la commissione e poi delibereremo a maggioranza». Leoni non si sbilancia in pronostici o pareri. Tuttavia sottolinea che, «secondo quanto previsto dallo statuto del Pd, chi si candida nelle liste del partito si impegna anche a rispettare le decisioni degli organi superiori. Oltre all’osservanza delle norme, si valuta anche quale sia stato l’impatto dei comportamenti sull’immagine del partito».