Carletti, un romanzo sulla storia dei Nomadi

Esce oggi un nuovo libro sulla band arrivata a 60 anni di attività. Concerto in piazza il 3 giugno. Sabato apre la mostra di Augusto

Carletti, un romanzo sulla storia dei Nomadi

Carletti, un romanzo sulla storia dei Nomadi

Mentre a Novellara ci si prepara al grande evento del 3 giugno, in piazza Unità d’Italia, per il concerto celebrativo dei sessant’anni di carriera dei Nomadi, oggi esce un nuovo libro sulla vita della band più longeva d’Italia e tra le più longeve al mondo. Si intitola "Una volta di ballare che faceva luce", nuovo libro-romanzo sui Nomadi, scritto da Beppe Carletti con Gianluca Morozzi, edito da Aliberti.

Un libro in forma di romanzo: perché la storia dei Nomadi è un romanzo, più vero di qualsiasi fiction. Se la vita è un film, questo è il film di una band nata nella Bassa emiliana soltanto un anno dopo i Rolling Stones e che, come i Rolling Stones, ancora calca i palcoscenici, ancora fa emozionare, cantare, piangere, sognare.

È lontano e allo stesso tempo vicino, quel 1963 in cui decisero di mettersi insieme e scelsero, quasi a caso, quel nome: Nomadi. Due anni dopo usciva il loro primo 45 giri, "Donna la prima donna". L’anno dopo iniziava la collaborazione con un Francesco Guccini. "Noi non ci saremo", "Dio è morto": non solo canzoni, ma veri e propri stendardi per milioni di giovani.

Poi arrivano gli anni Settanta con "Io Vagabondo", ancora oggi la canzone simbolo della band e un inno per diverse generazioni. La scalata non si ferma: partecipazioni televisive, presenza alle manifestazioni canore, numerosi lavori discografici fino ad arrivare ai giorni nostri e all’album di inediti che sta scalando le classifiche.

Sabato 27 maggio alle 11 viene inaugurato il ristrutturato ex macello comunale di Novellara, edificato nel 1930 e oggetto di recenti lavori di ripristino. L’inaugurazione avverrà con l’apertura della mostra "Augusto Daolio, uno sguardo libero realizzata in collaborazione con Spazio Gerra e "Augusto per la vita", visitabile ogni sabato e domenica fino al 24 settembre.

A trent’anni dalla scomparsa di Augusto e nel sessantesimo della nascita dei Nomadi, di cui Augusto fu fondatore e cantante, questa esposizione ne racconta la sfaccettata attività di cantante, pittore, poeta e divulgatore.

Antonio Lecci