FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Case sfitte, ecco il piano: "Soldi per ristrutturare e in cambio offerte a canone concordato"

La proposta di Confedilizia lanciata sul nostro giornale fa breccia in giunta. L’assessore De Franco presenterà un piano che prevede aiuti per i proprietari che hanno immobili vuoti ma da sistemare

L’assessore alla Casa Lanfranco De Franco e Annamaria Terenziani di Confedilizia, che aveva lanciato la proposta sul Carlino

L’assessore alla Casa Lanfranco De Franco e Annamaria Terenziani di Confedilizia, che aveva lanciato la proposta sul Carlino

Reggio Emilia, 15 marzo 2024 – Cercasi disperatamente casa, ma piccola e in affitto. È il trend che caratterizza Reggio, dove per un ventennio si è costruito molto ma pensando soprattutto a chi aveva buone capacità di spesa. La domanda è in forte aumento ma proprietari di alloggi spesso preferiscono mantenerli sfitti. L’inflazione in crescita e le incertezze dei mercati stanno spingendo i risparmi sul mattone che, spiega una recente indagine dell’Ufficio Studi Tecnocasa, “viene sempre considerato un ottimo impiego del capitale”.

Dall’analisi, che prende in esame locazioni a lungo termine, emerge che “la possibilità di ottenere canoni continuativi induce prudenza nei proprietari, soprattutto alla luce dell’incertezza e dei rincari dei costi energetici”. Chi investe mira “alla rivalutazione dell’immobile e, negli ultimi anni, abbiamo assistito a un recupero dei prezzi”. Restano interessanti i rendimenti annui lordi da locazione (il rapporto tra affitto e il capitale investito). Reggio con il 6,7% per un bilocale è seconda in regione dopo Ferrara e alla pari di Forlì; per i trilocali siamo al 5,5% dopo Ferrara, Parma e Forlì. Ben oltre grandi città come Milano, Roma, Bologna o Torino.

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Su come conciliare le necessità delle famiglie (ma anche di studenti e lavoratori ‘single’) e quelle dei proprietari di immobili, la presidente regionale di Confedilizia Annamaria Terenziani nei giorni scorsi ha avanzato sul nostro giornale alcune proposte di sostegno per incentivare le locazioni, quali bonus per piccole ristrutturazioni di vecchi alloggi oppure per appartamenti devastati da precedenti inquilini. Azioni concrete che, in realtà, sono già stata messe nero su bianco nel ’Patto per la Casa’ che a breve l’assessore Lanfranco De Franco porterà in consiglio comunale a Reggio. Uno strumento che potrebbe rimettere in circolo parte d i quei 400-500 appartamenti oggi vuoti ma che necessitano di manutenzioni da 10-20mila euro.

Assessore, migliaia di alloggi sfitti e centinaia di famiglie in cerca di casa. Cosa succede nella nostra città?

"Reggio paga un prezzo economico e sociale molto alto per l’assenza di case in affitto, in termini non solo di assenza di offerta abitativa per le famiglie che ne hanno bisogno e spesso rischiano di dover lasciare la nostra città, ma anche di mancati introiti per i proprietari che decidono di tenere gli alloggi vuoti. Parliamo della cosiddetta fascia grigia composta da famiglie ‘troppo ricche’ per accedere all’edilizia residenziale pubblica, ma non in condizioni di competere sul rialzo degli affitti privati o espulsi dal mercato per motivi di provenienza, minori a carico o numero di componenti del nucleo".

Cosa pensa della proposta di Terenziani?

"Siamo d’accordo a proporre misure che favoriscano la messa a disposizione di alloggi privati attualmente sfitti, tanto che nelle prossime settimane porteremo in Consiglio comunale il regolamento applicativo su Reggio del ’Patto per la Casa’ a cui abbiamo lavorato a livello regionale negli ultimi mesi con la Regione Emilia-Romagna, Acer, le associazioni proprietari e i sindacati degli inquilini".

Come funziona questo strumento?

"Prevede un contributo per i proprietari che decidano di affittare i propri alloggi a canone calmierato tramite Acer, con un abbattimento dell’affitto per gli inquilini. Le misure di incentivo prevedono un contributo di 5mila euro per la sistemazione iniziale dell’alloggio, il pagamento del deposito cauzionale, un fondo di garanzia per morosità su canone e spese condominiali e per spese legali. L’impegno richiesto è la sottoscrizione di un contratto di locazione di 5 anni a canone calmierato. Confidiamo che questo strumento metta in condizioni la prossima amministrazione comunale di rimettere a disposizione un numero importante di alloggi per chi ne ha bisogno e diritto".

L’attuazione del nuovo Piano urbanistico generale sostiene questa logica?

"Sì, è stata pubblicata nei giorni scorsi la manifestazione d’interesse per gli accordi operativi del Pug che prevede, tra gli altri, criteri di priorità ai soggetti che vogliano investire in rigenerazione all’interno del territorio urbanizzato con l’obiettivo di realizzare alloggi di edilizia residenziale sociale, che sono fondamentali per l’accesso alla prima casa in proprietà o in loca zione soprattutto per molte famiglie di giovani lavoratori e pensionati".

Si tratta di misure rivolte ai privati. Sul fronte pubblico cosa state sviluppando?

"Accanto a queste misure rivolte al patrimonio privato, stiamo lavorando con Acer per un piano sul patrimonio pubblico che permetta una maggiore velocità di ripristino dei nostri alloggi vuoti, grazie a fondi propri, regionali, statali ed europei".

Quanti sono gli alloggi sfitti a Reggio?

"A breve saranno a nostra disposizione i dati dell’osservatorio sullo sfitto portato avanti dal Dipartimento di Comunicazione ed Economia di Unimore, che ha visto centinaia di risposte tra proprietari di immobili vuoti e che ci darà elementi utili ad implementare ulteriormente le nostre politiche abitative".