Castelnovo Monti, parto in pronto soccorso

Al Sant’Anna non c’è ancora il nuovo punto nascite: bimbo prematuro salvato da un’ostetrica. Inutile l’invio dell’elicottero dalla città: era troppo tardi

La bimba, sebbene stabile, è in condizioni critiche a causa del peso e dell’età prematura

La bimba, sebbene stabile, è in condizioni critiche a causa del peso e dell’età prematura

Reggio Emilia, 26 luglio 2020 - Un parto prematuro d’emergenza. E’ quanto accaduto nella mattinata di oggi all’ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti, da anni al centro delle polemiche per la chiusura del punto nascite (che secondo le ultime promesse dovrebbe riaprire).

A dar notizia della nascita, avvenuta in circostanze davvero delicate, è la stessa direzione dell’Ausl.

La partoriente si è presentata nella prima mattinata al pronto soccorso della montagna, al 24esima settimana di gravidanza, con forti dolori addominali. A quel punto il personale sanitario, in continuo contatto con i colleghi dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio, ha deciso di attivare l’elisoccorso per l’immediato trasporto a Reggio, dove da ormai qualche anno avvengono tutti i parti della montagna.  

Ma il tempo per il trasporto in elicottero, questa volta non c’è stato. All’arrivo del velivolo, invatti, poiché era già iniziato il travaglio attivo, i sanitari hanno deciso di portare a compimento il parto direttamente al pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Anna. Così è nata una bambina, assistita dal personale ostetrico e anestesiologico dello stesso ospedale, che ha provveduto alla sua stabilizzazione.

Successivamente la bambina è stata presa in carico dall’èquipe neonatologica del Santa Maria Nuova giunta a Castelnovo Monti, e quindi è stata trasferita in neonatologia a Reggio. Contemporaneamente anche la madre, le cui condizioni sono sempre state buone, è stata trasferita in ambulanza a Reggio.

Ma ora a preoccupare sono le condizioni della piccola, che sebbene siano stabili rimangono decisamente critiche, in relazione alla sua prematurità estrema e al bassissimo peso.

La vicenda ovviamente ha rinfocolato le polemiche che da anni tengono banco in montagna, un territorio che vede sempre più impoverirsi di popolazione e di servizi. Tra questi, una delle ferite più dolorose rimane quella del punto nascite di Castelnovo Monti, chiuso nel 2017.

Da allora a oggi sono stati svariati i casi di trasporti d’emergenza in elicottero dalla montagna al Santa Maria. Casi che ovviamente sono finiti al centro del dibattito politico, tanto da essere diventati materia di campagna elettorale alle ultime regionali. Ed è lì che Stefano Bonaccini ha annunciato la riapertura di alcuni punti nascite, tra cui quello di Castelnovo.

Un annuncio ribadito poi anche dal ministro Speranza, che promise di cambiare i protocolli (il numero minimo di parti all’anno per poter tenere aperto il punto nascite). Ma la montagna ancora attende.