Che cosa resta della nostra Europa

Debutta il film-concerto di Scillitani con musica e contributi video. Tra le immagini l’Ucraina del 2014

Migration

di Lara Maria Ferrari

Che effetto farà al pubblico di oggi sentir parlare di Ucraina da uno dei più noti cronisti viaggiatori italiani, quando si trovava a Leopoli nel lontano 2014 ? Mentre adesso infuria la guerra nel Donbass, si sono superati i 110 giorni di conflitto e si fa la conta del costo umano delle battaglie? È solamente una delle domande che la visione del film - concerto ‘Cosa rimane di Europa?’ è in grado di ispirare.

Il nuovo spettacolo di Alessandro Scillitani debutterà stasera nell’ambito della rassegna estiva del teatro San Prospero, alle 21.30, con contributi video di Paolo Rumiz e Marco Revelli. Sorprenderà ascoltare le parole di Rumiz - il cronista viaggiatore - e Revelli, pronunciate 8 anni fa a proposito del conflitto in Ucraina. Queste immagini sono parte del film-concerto che verrà svelato in prima assoluta. Un film con colonna sonora dal vivo. Un viaggio cinematografico, sonoro e multisensoriale, con Alessandro Scillitani alla regia, alle parole e al canto, Stefano Ferrari al violino, Tommi Prodi alle chitarre, Marco Macchi al pianoforte e Mimmo Fontana alla batteria.

Il tema portante è l’Europa. Che cosa ne rimane in questi tempi difficili e divisivi? Che cosa ne è del suo nome, della sua storia, dell’identità e dell’eredità culturale che si porta dietro ? "Ho sentito l’Europa per la prima volta a Ypres, sotto il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale - dice Alessandro Scillitani -. Ero lì insieme a Paolo Rumiz per girare una serie di documentari. Ogni giorno a Ypres viene suonato il Silenzio fuori ordinanza, davanti a una folla di gente. E lì ho pensato all’assurdità della guerra, e al senso dell’essere Europa".

Il film-concerto inizia mostrando le immagini del viaggio compiuto insieme a Paolo Rumiz e a Paolo Tassinari a bordo di Moya, una barca del 1910, trasformata idealmente nel toro del racconto del mito fondativo del nostro continente. Attraverso immagini tratte dai tanti suoi viaggi, Scillitani tesse un filo che parte dal Mediterraneo e, seguendo le rotte dei migranti, raggiunge la Bosnia, teatro di conflitti, attraversando il Grande Fiume, l’Appennino, l’Appia, la Postumia, la Tunisia.

Verranno mostrate ð 3421791236. Biglietto 10 euro.

Alessandro Scillitani, cantante e voce narrante, realizza le colonne sonore dei suoi film. Ha compiuto numerosi viaggi, e ognuno di questi è diventato un film: il Po, i luoghi abbandonati, la Grande Guerra, la via Appia, la via Postumia, la Tunisia, la Bosnia, il Mediterraneo. Tra le opere più recenti ’Alla Ricerca di Europa’ (2019), ’Einstein parla italiano’ (2021), ’Il Cammino della Postumia’ (2022), ’Inside Tunisia’ (2022).