"Chiusura mensa, a rischio posti di lavoro"

Ospedale, con l’affidamento a Cir del servizio cucina e pasti si teme per la sorte di tre operatori, oltre agli undici che dovrebbero trasferirsi

"Chiusura mensa, a rischio posti di lavoro"

"Chiusura mensa, a rischio posti di lavoro"

Non c’è solo la questione degli undici operatori di cucina che, con la prevista chiusura della struttura all’ospedale di Guastalla, dovrebbero trasferirsi in altre sedi come Reggio Emilia o Montecchio. L’avvio dell’affidamento a Cir del servizio cucina e pasti per i degenti dell’ospedale della Bassa rischia di comportare problemi molto gravi anche per tre operatori addetti al trasporto delle vivande dalla cucina ai vari reparti, oltre che del servizio di lavaggio del pentolame. Per loro, in forza alla società Authentica con sede a Nova Milanese, la chiusura della cucina ospedaliera di Guastalla potrebbe voler significare la messa in discussione del posto di lavoro, non essendo previsto un trasferimento in altre strutture sanitarie. Si tratta di due donne (in servizio ormai da alcuni anni) e un uomo, da poco attivo in zona. Sono operatori che abitano nella Bassa Reggiana, che dall’8 maggio, con la chiusura della cucina ospedaliera, potrebbero essere sostituiti da personale dell’impresa che si occuperà della fornitura dei pasti ai degenti ricoverati. I tre operatori si dicono molto preoccupati e hanno già avviato contatti con i sindacati per poter ottenere delucidazioni sul loro futuro immediato, visto che dalla direzione della loro società non risultano essere arrivate finora delle risposte chiare e definitive. Intanto, ieri mattina in municipio a Guastalla si è svolto un incontro sollecitato dai sindacati della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil (rappresentati da Alberto Ansaloni, Gennaro Ferrara, Gaetano Merlino ed Emanuele Stavolo, accompagnati da alcuni lavoratori della Rsu) per illustrare la situazione al sindaco Camilla Verona, che è anche presidente dell’Unione Bassa Reggiana. "Al rappresentante istituzionale – hanno dichiarato i sindacalisti dopo l’incontro – abbiamo fornito le informazioni in nostro possesso sulla vicenda, che interessa il territorio locale, illustrando anche i nostri timori. Ci è stato garantito l’impegno ad attivarsi con la direzione dell’Azienda Usl e che dell’argomento si discuterà nel prossimo consiglio comunale (grazie a una interrogazione presentata da consiglieri di opposizione, ndr.). Il sindaco ha poi confidato che della questione della cucina ospedaliera ha saputo solo ora, attraverso la lettera che le è stata da noi inviata di recente, nonostante se ne parli ormai dallo scorso novembre".

Antonio Lecci