
Collega in tribunale e in lista, Migale il più votato: "Con Giovanni costruiremo un progetto civico"
Ha avuto 394 preferenze, il numero più alto nella lista civica a sostegno di Giovanni Tarquini, suo collega. Sposato, tre figli piccoli, l’avvocato Carmine Migale si divide tra Barco di Bibbiano, dove vive, e lo studio legale a Reggio. Alla grande passione per il calcio, di fede juventina, ha affiancato negli ultimi mesi quella per la politica.
Avvocato, qual è il suo bilancio sul voto?
"Sono molto soddisfatto per il risultato della nostra lista. I reggiani hanno compreso che si tratta di un progetto credibile, portato avanti da persone di assoluto valore. Abbiamo fatto capire che un’alternativa alla coalizione di maggioranza c’è: vogliamo farla crescere e proseguiremo la nostra attività".
Alla luce dei numeri, nella sconfitta ha pesato il ruolo dei partiti di centrodestra?
"Non penso che non abbia funzionato qualcosa: tutti hanno remato per far votare Tarquini. Forse, a differenza del livello nazionale, non ha funzionato la proposta attrattiva per i cittadini. Credo che qui a Reggio il centrodestra debba avere rappresentanti che sul territorio dovrebbero spendersi di più".
Qualcosa non ha funzionato in campagna elettorale?
"Se fosse partita prima avrebbe dato ai cittadini un’idea diversa di progetto civico: è un dato da non sottovalutare. Noi abbiamo fatto tutto ciò che potevamo fare".
Quale idea si è fatto sullo schieramento vincitore?
"La grande coalizione si è rivelata un piccolo campo largo: il sostegno di Calenda e Renzi si è rivelato inesistente. L’unico vero partito che ancora fa la differenza è il Pd: dentro c’è chi ha preso più di mille voti. Anche noi dovremo continuare a farci conoscere come progetto civico".
Quali saranno ora le vostre priorità?
"La nostra sarà un’opposizione seria e costruttiva. Reggio deve tornare a essere una città sicura. Contro la desertificazione del centro storico, servono idee perché le attività aprano e non chiudano".
al.cod.