Colpi di scopa in testa alla compagna invalida

Botte, minacce e offese: per l’uomo scatta il divieto di avvicinamento. Serie di insulti e umiliazioni: "Non vali nulla", "Sei una fallita", "Ti ammazzo"

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di Francesca Chilloni

Invalida vittima delle violenze e dei gravi maltrattamenti dell’ex convivente, lui viene denunciato e la Procura fa scattare il divieto di avvicinamento per impedirgli di continuare a vessare la donna. È accaduto a Quattro Castella, dove la donna abitava con l’energumeno che le ha fatto subire offese, minacce e botte, non esitando addirittura a picchiarla con una scopa in faccia.

L’uomo - un cinquantenne siciliano abitante a Reggio - dovrà rispondere davanti alla giustizia dei reati di maltrattamenti in famiglia aggravati e di lesioni personali.

La donna, invalida, veniva anche insultata, umiliata e derisa per la sua condizione fisica: frasi del tipo "non vali nulla" e "sei una fallita", si mescolavano a minacce gravissime come "ti ammazzo". Una situazione insostenibile, che è proseguita per un anno e mezzo e che è culminata con un ricovero in ospedale a causa di lesioni (i colpi di scopa sul volto) poi giudicate dai medici guaribili in 15 giorni.

La vittima si è allora rivolta ai carabinieri di Quattro Castella, a cui nel corso di una sofferta deposizione ha raccontato il suo inferno. Sono iniziate indagini che hanno portato a raccogliere riscontri al racconto della donna. La Procura presso il Tribunale di Reggio, coordinata dal procuratore Calogero Gaetano Paci, condividendo con gli esiti investigativi dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal giudice delle indagini preliminari l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna.

Il cinquantenne non potrà avvicinarsi all’abitazione della donna e ai luoghi che lei frequenta, ma dovrà mantenere una distanza di due chilometri; inoltre non potrà comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con la vittima. Sono stati gli stessi carabinieri di Quattro Castella a notificare all’uomo il provvedimento cautelare e a dare esecuzione all’ordine della Procura.

Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà con approfondimenti investigativi per consentire al Gip di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.

Secondo quanto sino ad ora è emerso, dalla primavera-estate 2021 la donna ha subito offese verbali, minacce anche di morte, ed è stata picchiata in diverse occasioni con calci ma anche con la scopa, che l’uomo le aveva lanciato contro il viso.

Maltrattamenti fisici e psicologici in cui lo stato di invalidità della vittima veniva brandito come una clava per rendere ancora più umilianti gli insulti e nocive le prevaricazioni.

Un rapporto tossico, che la donna è riuscita finalmente a troncare.