Coronavirus Reggio Emilia oggi, altri 4 morti e 56 nuovi casi

Anche la nostra provincia, per la prima volta, rientra tra quelle che presentano numeri importanti

Reggio Emilia, crescono ancora i casi di Coronavirus

Reggio Emilia, crescono ancora i casi di Coronavirus

Reggio Emilia, 16 marzo 2020 - Boom di Reggio Emilia nei contagi. Sono ben 56 in più i casi positivi al Coronavirus registrati oggi, un record assoluto, considerando che il dato più alto finora erano stati i 32 di ieri. Anche Reggio dunque per la prima volta rientra tra quelle province che presentano numeri importanti.

Oggi il dato è inferiore solo a Piacenza, Rimini e Modena, mentre è più alto di Parma. Il totale sale a 241, e nella giornata odierna tornano a salire anche i decessi, che nella provincia reggiana sono stati 4 su un totale regionale di ben 62 (429, invece, i contagi).

Morti e contagiati, il bollettino dell'Emilia Romagna del 16 marzo

Il problema è serio, anche se si tratta di un incremento annunciato, visto che poco fa anche l'assessore regionale Venturi leggendo gli aggiornamenti ha precisato che probabilmente "si sta avvicinando il temuto picco". Venturi ha colto però anche l'occasione per tirare le orecchie al comportamento di molti cittadini che ancora non riescono prendere alla lettera il decreto governativo.

Anche oggi, in città, erano decisamente troppe le persone a spasso, in giro magari con i figli, con il cane, oppure in tuta per andare a fare una corsetta. C'è anche chi esagera, come il gruppetto di ragazzi sorpresi in un parco di San Polo d'Enza, dove si erano dati appuntamento per una serata all'insegna del divertimento. All'arrivo dei carabinieri si sono dileguati ma uno di loro, bloccato dai militari, ha persino aggredito uno di loro. L'episodio è stato anche rimarcato da Venturi nel corso della diretta Facebook di oggi, durante la quale l'assessore ha ribadito:" Non andiamo a fare passeggiate di 'cazzeggio'. Non è più il tempo, ci stiamo giocando nei prossimi dieci giorni il futuro della salute di questo paese. Abbiamo triplicato i letti in terapia intensiva, ma oggi abbiamo consumato in più rispetto a ieri altre decine di posti in questi reparti. Non possiamo giocarci tutto per permettere a qualcuno di fare la corsetta mattutina. Se non si farà così sono sicuro che arriveranno misure più coercitive".