Coronavirus Reggio Emilia, due positivi tra il personale sanitario di Villa Verde

Altri tre accusano i sintomi e sono in attesa del risultato del tampone. Ma non si tratta di un focolaio. "E nessun reparto è stato chiuso"

Alessandra Franzini, consigliera d’amministrazione della clinica

Alessandra Franzini, consigliera d’amministrazione della clinica

Reggio Emilia, 27 marzo 2020 - Il coronavirus è entrato a Villa Verde, ma non si tratta di un focolaio. La struttura sanitaria privata convenzionata, che già da qualche giorno ha messo a disposizione 15 letti per ospitare i pazienti Covid-19 non gravi, ha infatti alcuni infermieri a casa da parecchi giorni, con i sintomi tipici del virus. Nessun reparto, per ora, è stato chiuso. Anche perché non è in atto una diffusione interna incontrollata. E si tratta comunque di un numero contenuto di casi eventuali (due positivi e tre in attesa di tampone, per una clinica che conta 150 dipendenti tra amministrativi e sanitari). "Ma è ovvio che desta preoccupazione – spiega Alessandra Franzini, consigliera d’amministrazione di Villa Verde –. Purtroppo eravamo pronti a questa evenienza. Lavorando in prima linea è più facile che accada. E all’inizio non eravamo forniti dei dispositivi di protezione individuale che poi si sono resi necessari". I casi riscontrati a Villa Verde risalgono infatti a qualche settimana fa. E da allora si trovano in isolamento domiciliare, con sintomi non gravi.  

Nel frattempo altri tre infermieri hanno iniziato ad accusare qualche sintomo e sono stati precauzionalmente messi a casa. Per loro si aspettano in queste ore i risultati del tampone. Nessun altro operatore sanitario, né tantomeno i medici impegnati nella clinica, hanno accusato alcun sintomo. "E’ impossibile capire come sia potuto entrare – spiega Franzini – perché fino a qualche settimana fa non c’era un reparto dedicato esclusivamente al Covid- 19. E inoltre la contagiosità di questa malattia è molto alta".

Così come le strutture sanitarie pubbliche anche quelle private convenzionate stanno dando il loro fondamentale contributo in questa fase. "E’ una situazione davvero insolita. Non ci siamo mai trovati in una condizione di questo tipo", ammette Franzini, unendosi al coro di chi lavora nella sanità di questo Paese, che in questi giorni continua ad avvertire il pubblico sulla pericolosità di questo virus.  

Da lunedì intanto la clinica convenzionata ha messo a disposizione un reparto per alleggerire la pressione sull’ospedale Santa Maria Nuova, diventando un po’ come l’ospedale di Scandiano, dedicata ai casi non da terapia intensiva ma che necessitano cure. La Casa di Cura Villa Salus ha messo a disposizione il proprio comparto operatorio tutti i giorni della settimana per l’utilizzo da parte degli specialisti chirurghi in ambito urologico, toracico e vascolare. Il Centro Medico Lazzaro Spallanzani ha reso disponibili 6 professionisti, un medico e cinque infermieri, ad integrazione delle équipe del Santa Maria Nuova.