Reggio Emilia, Delrio scende in campo a sostegno di Martina

Ieri l’incontro nella sala rossa della Federazione del partito per le primarie del 3 marzo

Graziano Delrio ha presentato la mozione congressuale a sostegno di Maurizio Martina

Graziano Delrio ha presentato la mozione congressuale a sostegno di Maurizio Martina

Reggio Emilia, 14 gennaio 2019 - Pacche sulle spalle e saluti da vecchi compagni. Erano circa sessanta i fedelissimi del Pd presenti ieri alla sala rossa della federazione del partito, in via Gandhi 22. Tutti, anziani e (pochi) giovani, attenti alle parole di Graziano Delrio, capogruppo del partito alla Camera, che ha presentato la mozione congressuale a sostegno di Maurizio Martina, candidato alle primarie del 3 marzo prossimo.

Immancabile, tra le molte argomentazioni di Delrio, l’appello al valore della famiglia, del futuro dei giovani. Una metafora che trova il giusto effetto anche sulla figura di Martina: “Pur essendo Maurizio un 40enne – ha detto Delrio –, ha lavorato duramente per ‘tenere insieme la famiglia’ del partito”. L’ex ministro non si nasconde dietro a un dito, ma tenta di ravvivare nel pubblico il dolce ricordo del Pd che fu: “Non ci vergogniamo del lavoro che abbiamo fatto, ma non vuol dire che sia sempre andato tutto bene. Abbiamo impiegato molto tempo a mettere in atto le nostre decisioni, e il tempo non è una variabile indipendente”.

Lo stesso discorso vale per il governo attuale, il quale “non mira a governare – dice Delrio – ma a trovare una soluzione immediata. Bisogna pensare al futuro dei nostri figli, i problemi non possono essere risolti a suon di slogan”. Quella delle prossime primarie è una data che fa tremare la terra sotto i piedi del partito dell’Ulivo, reduce dal tracollo post-elezioni e fautore di un’opposizione finora decisamente indecisa.

Martina, a braccetto con Matteo Ricchetti, suscita finora a Reggio un 30% d’interesse, contro un più consistente 60% che ha gli occhi puntati su Zingaretti. Allontanando la lente d’ingrandimento, però, il problema più grande del Pd ora è la scarsa fiducia nel partito e il conseguente furor di popolo.

Lo stesso che, a fine comizio, fa alzare in piedi il signor Franco, pensionato di Cadelbosco: “Si parla di ricostruire il Pd, ma i circoli sono vuoti, caro Delrio. Non avrà colpa il partito, ma i cittadini e l’amministrazione sicuramente sì. Secondo lei, quando torno a casa, cosa devo dire? Il circolo resterà aperto?”. La sala mormora, Delrio non si scompone, e chiude con un sereno: “Sicuramente”.