Dispetti ai vicini, a processo un uomo di 65 anni

Vicini di casa, ma mai così lontani. È questo il senso dei rapporti intercorsi tra due famiglie, diventati burrascosi dopo le lamentele, sfociate in una denuncia, sollevate da una di loro. Dopo l’avvio degli accertamenti, il procedimento aperto per fatti risalenti al giugno 2017 è sfociata in un processo. L’imputato è un uomo di 65 anni residente a Scandiano: deve rispondere di violazione di domicilio, getto pericoloso di cose e minacce. Secondo l’accusa, si sarebbe introdotto nel giardino dei confinanti, protetto ds recinzione e cancello, e avrebbe imbrattato il cortile gettando terra, foglie e altro materiale. E poi avrebbe detto alla donna, che ha 48 anni: "Rimango qui e vi rompo i m". Quest’ultima si è costituita parte civile, assistita dagli avvocati Katia Cristofori e Andrea Mazzacani. L’imputato è assistito dall’avvocato Elisabetta Strumia. Davanti al giudice Giovanni Ghini ieri è stata sentita la madre della 48enne: "Abbiamo cercato di sopravvivere e di risolvere i problemi, finché non ce l’abbiamo più fatta e ci siamo rivolti ai carabinieri". Ha raccontato di "sporcizia lasciata vicino alla porta", ma anche "urla e dispetti" come "battere il soffitto quando avevamo ospiti": "Insomma, ci sentivamo perseguitati". Durante l’udienza sono state anche visionate alcune foto che documenterebbero i comportamenti attribuiti al 65enne. Il processo proseguirà in novembre quando saranno sentiti l’imputato, i testimoni citati dalla difesa e poi si terrà la discussione.

al.cod.