Divieto di balneazione, ma nel Po c’è chi fa il bagno

L’inquinamento è calato negli anni e c’è chi viola le norme e si tuffa in acqua

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Non solo l’Enza, ma anche il fiume Po diventa un luogo di vacanza "a chilometri zero". Sono sempre più le famiglie che lo scelgono in alternativa a lago o mare, pur se vige il divieto di balneazione a causa di un tasso di inquinamento calato negli anni ma ancora presente nelle acque del grande fiume. Anche nei giorni scorsi sono stati visti adulti e bambini rinfrescarsi nel Po, soprattutto dalle spiagge che si trovano a Boretto, oltre che sulla sponda mantovana, di fronte al lido di Guastalla.

Intanto le recenti piogge e temporali hanno dato un breve ristoro al livello del Po, finora in secca, allontanando le portate dalla prima soglia critica dei 600 metri cubi a Pontelagoscuro, permettendo pure di rimpinguare al minimo l’acqua invasata dai grandi laghi alpini. Le portate del Grande Fiume, nelle diverse sezioni osservate Piacenza, Cremona, Boretto, Borgoforte, Pontelagoscuro (come da allegato tecnico ADBPO), sono al di sopra dei livelli storici più bassi, ma vanno via via esaurendosi.

L’unica nota positiva, in questo generale quadro incerto, è però l’avvicinarsi di perturbazioni tanto inattese quanto sperate. Nel bacino del Po si prevede infatti pioggia tra il 4 e 5 agosto, con possibili code anche per la giornata del 6 agosto: precipitazioni che in alcune aree potrebbero arrivare anche fino a 50 millimetri.