Dove c’erano le baby gang ora ci sono ragazzi che giocano

Ieri una festa davanti al centro commerciale I Petali, teatro di tante risse tra ragazzini "Ci sono state molte meno segnalazioni dopo l’attività di presidio svolta", dice il vicequestore

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di Giulia Beneventi

C’era la musica, tanti ragazzi che si sfidavano, chi a basket e chi a calcio. E sì, c’era anche la polizia nel tardo pomeriggio di ieri, al campo sportivo accanto al centro commerciale I Petali. "Siamo qui perché ci piace essere stare in mezzo ai giovani, loro sono il futuro". Queste le parole di Giampaolo Patruno, vicario del questore di Reggio Emilia, Giuseppe Ferrari.

La location non è indifferente ai fatti di questo inverno, quando proprio il piazzale davanti al centro commerciale divenne teatro di risse tra minorenni. Il tema in città è caldo, molto sentito, ed è per questo che le forze dell’ordine hanno deciso di presenziare ieri, mentre si svolgevano i tornei organizzati nell’ambito del progetto comunale ’Cantieri sportivi’. Questura e Amministrazione agiscono, in fondo, allo stesso scopo: fare apprezzare i valori dello stare insieme civilmente, tramite la disciplina sportiva che sul concetto di ’rispetto delle regole’ fonda le sue basi. Insieme al vicario e agli agenti, erano presenti anche tre ospiti d’eccezione: le giovani atlete nazionali delle Fiammo Oro di atletica leggera Desirée Rossit (salto in alto), Veronica Zanon (salto triplo) e Oki Desola (cento ostacoli).

"Abbiamo avuto riscontro dalle persone che vivono in questo quartiere, sul fatto che il nostro lavoro di controllo ha dato dei risultati concreti – ha detto il vicario Patruno –. Ci sono state molte meno segnalazioni dopo l’attività di presidio svolta. Mi sento di dire che abbiamo fatto un bel lavoro ma chiaramente non finisce qui, continueremo su questa strada".

Nel frattempo alcune iniziative della questura hanno colto la palla al balzo per sensibilizzare i ragazzi sui temi, ad esempio, del cyberbullismo con uno stand della polizia postale, o della sicurezza stradale con attività che riproducono l’effetto dell’abuso di alcol sulla percezione sensoriale, o ancora che simulano un incidente, per far capire l’importanza della cintura di sicurezza.

"Ci teniamo a operare a tutto tondo – ha concluso il vicario – insegnando ai giovani, ma non solo, quelli che sono i principi anche dello sport, quei valori di correttezza e legalità di cui noi siamo portatori".

Grande soddisfazione anche da parte dell’assessore allo sport ed educazione di Reggio, Raffaella Curioni: "Siamo alla seconda edizione di ’Cantieri Sportivi’ e per la prima volta quest’anno arriva anche in centro, al Parco del Popolo – ha commentato –. È un progetto informale nell’ingaggio, visto che i ragazzi partecipano spontaneamente, ma credo che rappresenti un bel modo per stare insieme, divertendosi nel rispetto degli altri. Questa zona mesi fa ha avuto tristemente un ruolo da protagonista, oggi invece sta dimostrando a tutti quanto possa essere virtuosa".