Marco Montanari: "La notizia è stata uno shock per tutto l’ambiente. A marzo 2020 dovevamo partire per il tour dei palazzetti di Ermal Meta, chiaramente rinviato. D’estate, invece, sarebbe stato il turno di Bugo, con una trentina di date estive più quelle programmate per i club d’inverno: il lockdown è iniziato proprio il giorno prima delle prove. Ci siamo quindi dovuti riarrangiare con eventi in acustico (come quelli a Rai Radio 2) e altri ‘in remoto’: ricordo volentieri il Concerto del Primo Maggio a Roma, quando Bugo era sul palco a cantare ‘Mi manca’ e noi musicisti a casa, nei nostri studi, in diretta streaming. È stata un’esperienza positiva, un modo per dire ‘ok, noi ci siamo, la musica non si ferma nemmeno davanti alla pandemia’, anche se la dimensione live, quella con migliaia di persone sotto il palco, manca tanto".