"Energia carissima, tuteliamo aziende e dipendenti"

I rincari energetici di gas e luce degli ultimi mesi che hanno visto un ulteriore aumento a partire dal nuovo anno appena iniziato preoccupano non solo gli imprenditori del settore ceramico, ma anche il sindacato. La Filctem Cgil di Reggio denuncia un forte rischio per la tenuta economica ed occupazionale nei prossimi mesi per i settori altamente energivori partendo dal distretto ceramico che su Reggio Emilia occupa circa 5.000 lavoratori.

"La denuncia da parte di alcuni imprenditori del settore ceramico – dichiara la segretaria della Filctem reggiana Erica Morelli - è anche la nostra: i rincari energetici così come quelli di alcune materie prime stanno mettendo a rischio la piena attività del settore ceramico, che nel corso del 2021 ha fatto registrare risultati importantissimi con un espansione delle vendite di oltre il 12% rispetto al periodo pre-pandemico e con una previsione di ulteriore crescita anche per il 2022".

Gruppi ceramici importanti hanno richiesto già a partire da questo mese a causa dall’incremento dei costi energetici l’attivazione della CIGS per crisi aziendale. Questo rischia di penalizzare fortemente le buste paga dei lavoratori.

"Continuamo a ribadire con forza che la transizione energetica deve essere governata e non lasciata in mano alle speculazioni internazionali. Ciò significa passare dalle parole ai fatti: servono politiche industriali tempestive che guardino al futuro, con progetti ed obiettivi chiari per accompagnare il passaggio dalle fonti fossili alle energie rinnovabili, partendo dalla necessità di ripristinare immediatamente l’estrazione del gas naturale nel Mare Adriatico. Serve pertanto una responsabilità di tutti, per cercare di superare questo periodo complicato trovando soluzioni condivise. Le parti sociali devono proteggere i lavoratori" del comparto attraverso la formazione e la riqualificazione. I soldi del Recovery Plan quindi devono essere spesi nel modo migliore possibile".