Fuga di gas a Pontenovo, sfollati rientrati a casa

Migration

È rientrato nella mattinata di ieri l’allarme rosso nella zona industriale di Pontenovo, dopo che una importante perdita di metano aveva reso necessario evacuare aziende ed abitazioni in un’area di 90mila metri quadrati. Le imprese della zona industriale hanno ripreso a lavorare, e gli sfollati – cinque famiglie, ed anche una donna di 90 anni – sono rientrati nelle loro case. Nella mattinata, i treni locali sono stati sostituiti da autobus che hanno portato i pendolari sino a Bibbiano e progressivamente è stata riaperta l’area al traffico stradale. L’allarme era scattato quando, attorno alle 17,30 di mercoledì, un’impresa che all’incrocio tra via Montale e via Galilei sta posando dei cavi per conto di Enel per portarli alla sottostazione di alimentazione dei treni della ferrovia Reggio-Ciano, ha perforato con una trivella una conduttura Ireti del diametro 100 mm, con 5 bar di pressione interna (media pressione), provocando una fuoriuscita di metano pari a 4mila metri cubi all’ora. "Una perdita ingente. Si pensi che si tratta del consumo di gas annuo cinque villette", ha commentato il sindaco Franco Palù, accorso subito sul posto con carabinieri, polizia locale e due squadre dei vigili del fuoco. Le forze dell’ordine hanno transennato e sfollato l’area, poi nel corso della notte è stata chiusa la valvola di alimentazione della tubatura, lasciando le aziende (90% circa delle utenze collegate) e alcune case della frazione di Montefalcone senza gas, al freddo nella notte più rigida dell’anno. Sono state ore frenetiche di lavoro per sostituire la conduttura. Al mattino, i tecnici Iren e i pompieri hanno ispezionato tubature, tombini e fogne (il terreno era saturo di gas) e quando la concentrazione di metano è scesa entro i livelli di pericolo, hanno fatto rientrare l’allerta.

Francesca Chilloni