Reggio Emilia, svaligiata cardiologia. Rubati tutti i macchinari

Santa Maria Nuova, portate via attrezzature mediche per decine di migliaia di euro

Attrezzature mediche all'ospedale

Attrezzature mediche all'ospedale

Reggio Emilia, 3 gennaio 2019 - Mentre ci si preparava a festeggiare il Natale, qualcuno ha deciso di far man bassa di sonde in uso per gli esami diagnostici del reparto di Cardiologia del Santa Maria Nuova di Reggio. Un furto che è stato messo a segno nella notte tra il 23 e il 24 dicembre, ma di cui solo ora si è saputo, in quanto l’Azienda Usl non ha reso nota la notizia.

Il bottino racimolato dai ladri ammonta ad alcune decine di migliaia di euro. Non risultano esserci stati disagi per i pazienti. In breve tempo, infatti, grazie ad attrezzature messe a disposizione da altri ospedali reggiani, è stato possibile eseguire gli esami programmati, senza interrompere l’attività diagnostica della Cardiologia. 

Va infatti segnalato come questa divisione opera in stretta connessione con i vari ospedali della provincia, con il coordinamento unico del primario, il dottor Alessandro Navazio. Proprio grazie alle sonde messe a disposizione da altri reparti di Cardiologia si è fatto fronte all’emergenza, in attesa di ripristinare la dotazione di attrezzature finita nelle mani dei ladri. Immediata la segnalazione del furto alle forze dell’ordine. Le indagini, finora, non sembrano aver dato i risultati sperati. Non è la prima volta che ospedali reggiani vengono presi di mira dai ladri che puntano a sonde ecografiche. 

Si tratta quasi sempre di furti su commissione, messi a segno da bande esperte, che sanno dove piazzare il bottino, che nella maggior parte dei casi viene rivenduto all’estero, soprattutto nell’Est Europa. A fine ottobre del 2017 i ladri avevano agito nel reparto di Ginecologia ostetricia dell’arcispedale cittadino, portandosi via tre sonde che erano collegate a due ecografi di proprietà dell’Azienda Usl reggiana. Pure in quell’occasione l’utilizzo di materiale messo tempestivamente a disposizione da altri ospedali aveva evitato rinvii di visite e di accertamenti diagnostici programmati o urgenti. 

Pochi giorni dopo un simile furto era stato registrato all’ospedale di Carpi, per un bottino di circa settantamila euro. E nel 2016 era toccato all’ospedale di Guastalla patire un furto di sonde ecografiche, per un anno di quasi 400mila euro. I ladri, in quella occasione, avevano rubato gran parte delle attrezzature dell’endoscopia, all’interno dei Poliambulatori, al piano terra dell’ospedale civile della Bassa. 

Grazie alla generosità di associazioni e cittadini in breve tempo il reparto diagnostico era stato ben presto dotato di sonde di nuova generazione per sostituire quelle rubate. Quasi sempre questo tipo di furti avviene nei fine settimana, soprattutto nelle notti tra sabato e domenica, oppure alla vigilia di festività, come nel caso dei giorni scorsi al Santa Maria Nuova, alla vigilia di Natale.