Gli agricoltori dell’Appennino diventano "Custodi del suolo"

Martedì a Ligonchio al via un ciclo di incontri sui progetti del Parco. Si parte con la conferenza di Matteo Tavaroli

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Basta immergersi nella natura per combattere il caldo di questi giorni, questo è ciò che propone l’estate di Ligonchio con una serie di appuntamenti nella natura, organizzati dall’associazione Amici dell’Atelier, in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e con il supporto dell’Amministrazione comunale di Ventasso. Un’ estate diversa quella del paese delle aquile, ricca di eventi tra cui quattro appuntamenti dedicati alla scoperta di altrettanti progetti coordinati dal Parco Nazionale e dedicati alla natura, alla biodiversità e alla Riserva di Biosfera UNESCO dell’Appennino tosco emiliano. Da martedì al 23 agosto sono previsti quattro incontri per approfondire i progetti del Parco e della Riserva di Biosfera Appennino tosco-emiliano attraverso escursioni in ambiente, mostre d’arte, laboratori artistici e presentazioni libri. Gli incontri si terranno alle 17,30 presso i giardini e il piano terra della sede del Parco nazionale. Il primo appuntamento di dopodomani sul tema "Il Progetto Life Agricolture" sarà condotto da Mattia Tavaroli, tecnico incaricato nell’ambito del Progetto Life dal Parco Nazionale. Prevede azioni di governance, pratiche agronomiche e gestone sostenibile del suolo nelle aree montane. Il progetto life Agricolture evidenzia come l’agricoltura, in particolare i suoli agricoli, possano avere un ruolo cruciale sulla mitigazione dei cambiamenti climatici. L’obiettivo è di limitare le perdite di carbonio in atmosfera e aumentarne il sequestro. Questo progetto ha individuato un pacchetto di 63 buone pratiche derivate da altre esperienze di ricerca e le sta sperimentando in 15 aziende agro-zootecniche dimostrative nell’area montana dell’Appennino, (province di Parma, Reggio Emilia e Modena). Il programma LIFE agriColture prevede la messa a punto di uno strumento di governance territoriale che riconosca agli agricoltori che adottano queste modalità virtuose, il ruolo di "Custodi del suolo" con remunerazione economica per i benefici prodotti a vantaggio della collettività nonché la diffusione dei risultati raggiunti.

Settimo Baisi