Brescello, Guareschi mette d'accordo Zuppi e Bertinotti. "Peppone e Don Camillo attuali"

L'arcivescovo di Bologna e l'ex presidente della Camera protagonisti di un confronto sulla modernità delle opere dello scrittore

Zuppi, don Bolzoni, Andrea Babbi e Bertinotti (Foto Codeluppi)

Zuppi, don Bolzoni, Andrea Babbi e Bertinotti (Foto Codeluppi)

Brescello (Reggio Emilia), 16 febbraio 2019 - «C'è stata una mutazione genetica dei partiti che hanno ereditato la storia del movimento operaio. Ho nostalgia dell'Italia dei tempi di don Camillo e Peppone, piena di suggerimenti per il futuro. Ora la caduta delle ideologie ha trascinato la caduta delle idee di popolo e di comunità». C'è la consapevolezza che quei tempi non torneranno più, ma che possono continuare a ispirare il presente, anche da angolature opposte. Fausto Bertinotti (video) e l'arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi (foto), sono stati i protagonisti di un confronto sulla modernità delle opere dello scrittore Giovannino Guareschi (video) e dei personaggi nati dalla sua fantasia.

Per scoprire i loro luoghi, stamattina 150 bolognesi - due pullman e diverse auto - sono andati a Roncole Verdi, guidati dell'arcivescovo Zuppi: la diocesi bolognese ha organizzato l'iniziativa. Nella casa di Guareschi, accanto a quella di Giuseppe Verdi, il figlio dello scrittore Alberto ha accolto i pellegrini, spiegando loro la filosofia del padre. Qui è arrivato anche Bertinotti, che ha incontrato Zuppi.

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Poi, al teatro di Busseto, il confronto tra Zuppi (video) e Bertinotti, nuovi 'don Camillo e 'Peppone': «La Chiesa vuole la politica del bene comune», ha detto Zuppi, «così come la perseguivano due personaggi diametralmente opposti come i personaggi di Guareschi». Dopo un rinfresco a base di culatello, Parmigiano Reggiano e prodotti tipici, il gruppo si è spostato a Brescello dov'è stata celebrata la messa nella chiesa immortalata nei film guareschiani ed è stata fatta visita al Museo che raccoglie i cimeli della produzione cinematografica.