"I cipressi abbattuti? Una ferita insanabile"

Polemiche a Borzano per le due piante storiche che erano nel cimitero "Ci è stato detto che a prendere la decisione sarebbe stato il giardiniere"

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Fa discutere a Borzano l’abbattimento di due cipressi nel cimitero della frazione di Albinea. Il taglio delle due piante è stato contestato dal pittore borzanese Enos Venturi che nei mesi scorsi ha chiesto al Comune chiarimenti per l’intervento eseguito nel camposanto.

"Borzano negli anni ‘50 – dice l’artista Venturi – era abitato da poco più di 400 persone. Poche case, la chiesa e il vicino cimitero. Luoghi adornati da bellissimi e secolari cipressi. Due di loro sono ancora piante formidabili, monumenti viventi che da generazioni vengono raccontati alti, imponenti e solenni. Altri cinque si potevano ammirare invece nel cimitero.

La primavera scorsa di cinque ne rimanevano tre: a terra infatti, uno fianco all’altro, restavano due poveri ceppi (nella foto a fianco). Ne è stata chiesta ragione agli uffici competenti del Comune di Albinea".

Venturi riferisce che ha ricevuto le prime informazioni in una "telefonata con la responsabile dell’ufficio ambiente. Un colloquio nel quale le puntuali e ripetute domande sul perchè di quei cipressi fossero stati tagliati non hanno trovavato risposte. Una lunga telefonata conclusa da una scarna affermazione: ‘è stato il giardiniere’. E’ seguito poi un secondo contatto in piena estate con l’assessore all’ambiente. Si disse estraneo al fatto. Confermò di non averne avuta notizia alcuna. Per questo, assicurava, sarebbero seguite indagini nel merito del cui esito ci avrebbe dato conto. Disse che avrebbe riferirito nel dettaglio gli esiti della sua ricerca. Ad oggi nessuna risposta".

Per Venturi l’accaduto è ormai "irreversibile, ma è necessario continuare ad affermare che non dovrebbe essere consentito, se non per dimostrata ragione, rimuovere ciò che in natura ci può aiutare a sopravvivere. Sopprimere esseri viventi che abbiano nel loro destino di perdurare oltre le nostre vite per centinaia di anni è un misfatto e una privazione per tutti. Siamo capaci di preservare e custodire monumenti: si dovrebbe fare altrettanto anche con la natura e forse un giorno anche ‘il giardiniere’ di turno, passando con la sua carriola, pur se infastidito da rami bassi, non deciderà più di risolvere azzerando con la motosega".

Venturi sottolinea inoltre che come sempre i cimiteri "si riempiranno di umanità per il ricordo dei defunti nei primi giorni di novembre. Se lasciati in pace i cipressi saranno sempre lì, testimoni e compagni di tutti per tantissimo tempo ancora. Lasciamoli vivere con i morti e auguriamoci un rispetto che questa volta è mancato".

L’assessore all’ambiente Daniele Menozzi, da noi interpellato, ha spiegato che gli alberi tagliati sono stati sostuiti con altri due cipressi, grazie a una donazione, sempre nel cimitero di Borzano. "I due cipressi tagliati – sottolinea Menozzi – erano ammalorati. Assicuro che l’amministrazione è sensibile al tema dell’ambiente: negli ultimi due anni abbiamo piantumato, nel nostro comune, circa 600 alberi".

Matteo Barca