"Il rapporto dei positivi su accessi al pronto soccorso è salito all’8%, rispetto al 6,5% della settimana 17-24 dicembre. Sempre in quel periodo, ben 81 persone ammalate di Covid sono state dimesse; da Natale in poi invece siamo rimasti stabili a 180-190 pazienti ricoverati visto l’aumento degli accessi. Questo per dire che i dati attuali proiettati a ritroso confermano come gli assembramenti dovuti allo shopping pre natalizio hanno influito sulla crescita della curva".
Non le manda a dire il direttore del presidio ospedaliero Giorgio Mazzi, nel consueto aggiornamento settimanale sull’andamento del Coronavirus. I dati incoraggianti ci sono stati. Ma l’attenzione rimane altissima, visto che la percentuale di positivi per tampone "si attesta sul 15-20%, cifra abbastanza importante".
Nonostante gennaio venga definito storicamente "un mese critico per i casi di influenza", l’azienda ospedaliera ha comunque preso una decisione importante.
"In questi due giorni (ieri e oggi per chi legge, ndr) riconvertiremo 34 posti letto a Reggio, e 14 a Guastalla, in ‘non Covid’. Rimangono quindi 273 letti ‘Covid’; a fine novembre, in pieno picco, erano 450. Ci assumiamo qualche rischio, ma la richiesta di cure per patologie extra virus è cresciuta, e dobbiamo necessariamente intervenire: speriamo di non dover affrontare altre ondate importanti".
A proposito di picco, le terapie intensive ‘Covid’ attualmente contano 14 pazienti a Reggio, e 3 a Guastalla; a fine novembre erano rispettivamente 26 e 10 (in questo ultimo caso rappresentava peraltro la capienza massima).
s.c.