I marxisti-leninisti contro "il nuovo zar Putin"

Cavriago: fiori, bandiere e canti davanti al busto del rivoluzionario. "Il governo Meloni? Conclude la marcia su Roma iniziata nel ’46 dal Msi"

I marxisti-leninisti contro "il nuovo zar  Putin"

I marxisti-leninisti contro "il nuovo zar Putin"

di Francesca Chilloni

La guerra in Ucraina e il governo di centrodestra presieduto da Giorgia Meloni hanno dato una connotazione particolarmente battagliera alla celebrazione di Lenin nel 99° anniversario della morte, svoltasi nell’omonima piazza davanti al Busto donato dall’Unione Sovietica a Cavriago nel 1970. Una ventina di ‘compagni’ con le bandiere rosse del Partito marxista-leninista e del PCarc hanno - con discorsi, deposizione di ciclamini e garofani rossi, e canti - reso omaggio al "grande Maestro del proletariato" di cui si esalta non solo il pensiero ma anche l’azione politica. Nonostante la pioggerellina che ingrigiva cielo e la piazza, lo scarlatto delle bandiere, i colbacchi che qualcuno indossava, il fervore dei cori e i tanti pugni alzati ripetutamente, hanno reso particolarmente calorosa la manifestazione a cui hanno partecipato anche una delegazione dall’Alto Verbano.

Tra citazioni di Stalin, Mao e Marx, il discorso di Denis Branzanti (seg.reg. Pmli) ha condannato con forza la politica "neo-zarista ed imperialista" della Russia di Vladimir Putin, dicendo che la massima solidarietà va data ai popoli che lottano per la libertà. In particolare è stata letta in senso anti-putiniano la frase in cui Vladimir Il’ic Ul’janov affermava: "Noi esigiamo la libertà di autodecisione, cioè l’indipendenza, cioè la libertà di separazioni delle nazioni oppresse".

Il relatore ha aggiunto: "Oggi l’Urss non esiste più distrutta dall’interno dai rinnegati revisionisti da Krusciov a Gorbaciov, smembrata dalla varie cricche borghesi nazionaliste e mafiose… si è riformato quello che Lenin e Stalin avevano combattuto e che nutre i sogni imperialistici guerrafondai e neonazionalisti del nuovo zar del Kremlino… Non deve trarre un inganno il fatto che l’Ucraina è appoggiata anche dagli Usa, dalla Nato e dalla Ue imperialisti".

L’Italia "capitalista ha sempre partecipato alle guerre imperialiste per la spartizione del mondo e per il saccheggio dei paesi più poveri"; bisognerebbe per i comunisti rinunciare a qualsiasi missione militare e isolare Putin sul piano diplomatico, commerciale ed economico. Il governo Meloni "conclude la Marcia su Roma elettorale iniziata dal Msi nel 1946", ed è "in grado di portare avanti il progetto della Loggia massonica P2 di Licio Gelli". Branzanti ha infine lanciato un appello ai comunisti e non solo: "Occorre fare anche un’opposizione di classe anti-fascista… Creare nella pratica un fronte unito più ampio possibile composto dalle forze anticapitaliste, a cominciare da quelle con la bandiera rossa, dalle forze riformiste e dai partiti parlamentari di opposizione. Senza settarismi, pregiudizi ed esclusioni". Si chiede la risoluzione del caro bollette, aumento dei salari e delle pensioni, abolizione della "Legge Fornero" e della autonomia regionale differenziata, assunzione dei precari, attenzione alle periferie e alle al Mezzogiorno e per le fasce più deboli della popolazione.