"Il caro energia costa un milione al Comune"

Il sindaco: "Per le utenze aumento del 123%. Siamo riusciti a non stravolgere il bilancio grazie agli accantonamenti fatti durante l’anno"

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Un milione di euro. Questo è quanto il comune di Scandiano spenderà in più, quest’anno, per far fronte al salasso del caro energia. "Per le utenze - dice il sindaco Matteo Nasciuti - il comune di Scandiano ha avuto un rincaro del 123%. Una situazione che ci ha messo in grossa difficoltà, ma che siamo riusciti ad affrontare senza stravolgere il bilancio. Da un punto di vista amministrativo il rischio era di non poter chiudere il bilancio 2022. Rischio scongiurato grazie con un’attenta politica di contenimento delle spese e grazie agli accantonamenti fatti durante l’anno".

Il problema comunque, fa sapere il sindaco, resta intatto nella sua drammaticità. "Poco meno di un milione di euro in più, rispetto a una spesa corrente che si aggira sui 17 milioni, incide pesantemente sui conti del comune. In questo contenitore confluiscono tutte le utenze come i servizi alla persona, le attività culturali, i servizi sportivi, tutto ciò che, per dirla in modo molto semplice, non riguarda il mattone. Se in questo contenitore c’è una botta di un milione, questa si sente molto bene".

Il comune di Scandiano come ha affrontato il caro bollette? "Sicuramente - risponde Nasciuti - la situazione del nostro comune, rispetto ad altre realtà, ha in parte attutito il colpo grazie a un’attenta gestione del bilancio che viene da lontano. Scandiano è un comune robusto e sano, ha un debito procapite fra i più bassi. Sul caro bollette siamo intervenuti abbassando di qualche grado la temperatura in tutti gli edifici pubblici, portandola sui 19 gradi. Dal primo dicembre introdurremo la settimana corta negli uffici non aperti al pubblico, così spegneremo il riscaldamento venerdì a mezzogiorno e lo riaccenderemo lunedì mattina".

Altre misure? "Siamo naturalmente intervenuti - dice il sindaco - sull’illuminazione pubblica, non con lo spegnimento, ma con la riduzione dell’intensità luminosa in alcune aree. Fra l’altro sull’illuminazione eravamo già intervenuti con la sostituzione di 6.000 punti luce a led".

Se si spende di più per l’energia, bisognerà tagliare in altri settori della spesa corrente. Dove saranno fatti i ridimensionamenti? "Stiamo cercando di lavorare su un riequilibrio della spesa energetica. Abbiamo ridotto alcuni servizi alla persona senza intaccare quelli essenziali. Ora l’attenzione è sulla previsione per l’anno prossimo. E’ cambiato il governo e bisognerà capire come interverranno nei confronti del comuni rispetto al caro bollette, poi teniamo presente che è in atto una leggera flessione del costo dell’energia rispetto ai livelli dei mesi scorsi. Non abbiamo ancora tutti gli elementi per poter programmare i provvedimenti futuri, ma lo faremo molto presto in sede di bilancio".

Luminarie natalizie? "Ci saranno - assicura Nasciuti -, ma con una modalità molto più economica. Abbiamo ridotto tutto all’essenziale, ma questo non vuol dire che sarà un Natale mesto e triste. Preferiamo contribuire alle iniziative natalizie finalizzate ad animare il territorio piuttosto che illuminare tantissimo in maniera statica".

Antonio Claser