Il Comune scende in campo per combattere l’endometriosi

Grazie a una raccolta di firme l’argomento sarà portato in consiglio comunale con un’apposita mozione

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Il Comune di Novellara potrebbe diventare il secondo ente pubblico italiano, dopo Reggio, a scendere in campo in modo istituzionale per aumentare le tutele delle donne colpite da endometriosi. Per questa operazione è stata avviata una raccolta di firme per chiedere misure di tutela per le persone affette da questa malattia cronica che colpisce il 10% delle donne italiane in età riproduttiva e che ha la capacità di impattare in modo negativo sulla vita delle giovani in termini di qualità di vita personale e lavorativa, rischio di ospedalizzazione, danni permanenti, e infertilità.

La petizione è stata avviata a marzo dalla reggiana Sara Beltrami. E anche a Novellara la raccolta di firme è andata bene, allo stand coordinato da Barbara Bertellini, trovando pure l’appoggio del sindaco Elena Carletti. Con le adesioni raccolte, non appena arriverà la validazione della petizione, l’argomento sarà portato in discussione in consiglio comunale, attraverso una apposita mozione. Intanto, la raccolta di firme prosegue in tutta l’Emilia-Romagna fino al 19 maggio, quando le adesioni saranno portate alla presidenza della Regione, a Bologna. La sfida è anche quella di individuare in modo rapido percorsi diagnostici e terapeutici mirati e preventivi. Il tempo medio per la diagnosi è molto lungo, raggiungendo i nove anni.

Antonio Lecci