Il vescovo-canoista in pellegrinaggio sul grande fiume

Monsignor Gallese è partito da Alessandria. Arriverà fino a Venezia, sulla tomba di San Marco

Migration

E’ transitato anche sulle sponde reggiane del Po il "Cammino di San Marco", pellegrinaggio dei giovani della diocesi di Alessandria, guidati in canoa dal loro vescovo, monsignor Guido Gallese, impegnato nella navigazione su 458 chilometri dalla città piemontese fino a Venezia, dopo 13 giorni di viaggio, per arrivare sulla tomba di San Marco, in laguna. Dopo le tappe a Polesine Parmense e Casalmaggiore, nel fine settimana il gruppo è transitato sulle sponde reggiane del Grande fiume. Nella prima edizione, due anni fa, i pellegrini avevano affrontato un tratto sul fiume Po, in navigazione sulle canoe, e una seconda parte a piedi. Quest’anno invece, con l’eccezione dell’ultima tappa a piedi da Chioggia e poi con il battello fino alla laguna di Venezia, il percorso sarà interamente fluviale: "Oltre a non essere troppo selettivo – ha spiegato mons. Gallese – il percorso sul fiume è qualcosa di originale, inconsueto e molto bello: permette di godere delle bellezze del territorio da una prospettiva insolita, è una forma di turismo lento". La comitiva guidata dal vescovo di Alessandria è composta da quindici pellegrini, tutti rigorosamente "Covid tested", con tredici giorni di navigazione fino al 31 luglio.

"La pandemia – continua il vescovo – ci ha fatto rientrare in noi stessi: ora è bene uscire e mettersi in pellegrinaggio. E’ il momento di sperimentare una forma diversa di introspezione, partendo per un cammino verso la tomba di San Marco, nel quale ci si nutrirà della parola scritta dall’evangelista".

Antonio Lecci