In bus come sardine e c’è chi resta a terra

Gravi disagi anche sui treni, coro di proteste sui social, mail e telefonate a Seta. La replica: "Pronti a correggere eventuali criticità"

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Autobus e treni strapieni, è un coro di proteste dalle famiglie della Val d’Enza. A nulla sembrano servire mail e telefonate a Seta. Anche su facebook si sprecano le segnalazioni di genitori inviperiti: "Anche oggi l’autobus che porta i ragazzi a scuola era imballato. Se ho pagato per un servizio, voglio che venga fatto". "Ogni giorno sia all’andata che al ritorno è un’avventura salire su questi autobus, e chi riesce a salire si ritrova compresso come una sardina. Per me già è gravissimo così, in più siamo ancora in una pandemia". "Alla fermata Mariella Burani per Reggio alle 7 hanno lasciato giù 15 persone tra studenti e lavoratori: è uno schifo". "Hanno lasciato giù mia figlia a Sant’Ilario, sono dovuta andare a prenderla in auto". "Raccogli firme".

Da Seta arrivano alcune spiegazioni su disservizi in ambito urbano ed extraurbano: "Dal 15 settembre la flotta di Reggio - spiegano dall’azienda - è impiegata al 100%: circa 280 bus per oltre 2mila corse e oltre 32mila km ogni giorno. Con l’Agenzia per la Mobilità monitoriamo la situazione per verificare la corrispondenza dei flussi previsti in sede di programmazione con quelli effettivi e valutare possibili correttivi". Da Seta sottolineano che in questi primi giorni di scuola "sono fisiologici disagi dovuti agli orari scolastici provvisori, che troveranno completa risoluzione con gli orari definitivi. Inoltre non è semplice fare una previsione sul reale utilizzo dei mezzi da parte degli studenti: non tutti fanno l’abbonamento prima dell’inizio della scuola, c’è chi sceglie di non fare l’abbonamento per prendere in modo saltuario i mezzi".

Il riferimento agli scorsi anni sarebbe falsato dal periodo Covid: "Il calcolo dei mezzi necessari veniva fatto su parametri diversi… Oggi sui mezzi la capienza è tornata al 100% dei posti disponibili, compresi quelli in piedi". Un bus urbano da 12 metri carica circa 85-90 passeggeri, e oltre 120 sui ’jumbo’ da 18 metri. Sulla tratta Cavriago-Montecchio sono stati svolti monitoraggi: "È stato disposto l’impiego di un mezzo più capiente, se venissero riscontrate altre criticità non esiteremo a disporre altri correttivi".

Per i collegamenti da S.Ilario verso Reggio "nella fascia oraria 6,25-7,25 sono disponibili 5 corse di autobus (2 con mezzi da 18 metri), più altre 2 corse da Calerno e Cella, attivate a supporto". Segnalazioni di affollamento superiore alle previsioni sono giunte anche per la tratta Cavriago-Reggio. Seta spiega che "sembra dovuto a un sovrautilizzo della linea urbana 7. Da Cavriago però sono disponibili anche la extraurbana 94 (con sosta dedicata al polo di Makallè) e la linea ferroviaria, con fermata al Liceo Moro e al polo scolastico". Ai cavriaghesi è consigliato l’uso del treno, per lasciare spazio sulla linea urbana agli studenti di Codemondo, dove dall’anno scorso è stata soppressa la fermata del treno.