La Cgil scende in piazza: "Ascoltate il lavoro"

Domani alle 15 migliaia di attivisti in città per chiedere attenzione alla politica. Presente il leader nazionale Maurizio Landini

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Migliaia di delegati e attivisti sindacali della Cgil si daranno appuntamento domani, nella nostra città, per chiedere alla politica – a sei giorni dalle elezioni – attenzione verso i problemi del lavoro.

L’adunata sindacale, denominata appunto ’Ascoltare il lavoro’ è in programma alle 15 in piazza della Vittoria e rappresenta l’occasione per ribadire le richieste che più volte il leader nazionale - il reggiano Maurizio Landini, che sarà presente – ha spesso esplicitato durante questi mesi, a partire dalla necessità di chiudere l’epoca della mance (i bonus una tantum), di aumentare salari e pensioni e tagliare la tassazione che grava sul lavoro, più pesante di quella sulle rendite finanziarie.

L’iniziativa di domani, che vedrà affiancati ai sindacalisti i rappresentanti dell’associazionismo locale, si colloca nella scia di una mobilitazione nazionale che ha visto già riunirsi a Bologna, il 14 settembre, cinquemila fra rappresentanti sindacali e attivisti provenienti da tutt’Italia, e che porterà alla manifestazione nazionale del prossimo 8 ottobre.

La riunione delle Assemblee generali delle delegate e dei delegati, volutamente in piazza e aperta alla cittadinanza e alle associazioni, lancerà il decalogo delle priorità per cambiare il Paese nei prossimi anni. Dopo l’intervento iniziale del segretario della Camera del Lavoro, Cristian Sesena, gli interventi di delegate e delegati del territorio in rappresentanza di tutti i settori produttivi a partire da quelli più colpiti dalla crisi energetica, e le conclusioni del segretario nazionale Maurizio Landini.

"A meno di una settimana dal voto – dice Cristian Sesena, segretario generale della Cgil reggiana – portiamo in piazza la nostra gente per una discussione aperta in cui come Cgil intendiamo declinare le nostre proposte su inflazione, salari, caro-bollette, precarietà e pensioni e pace. Siamo in una fase di mobilitazione che culminerà l’8 ottobre con una grande manifestazione a Roma, in coincidenza con il primo anniversario dell’assalto squadrista alla nostra sede nazionale. Vogliamo far vivere sul territorio i nostri temi e le nostre priorità e ribadire che il lavoro deve tornare ad essere al centro quale perno su cui costruire una società più giusta e coesa".