La petizione anti-Ztl Anche le suore mobilitate Seicento firme raccolte a sostegno della mozione

Nel chiostro della chiesa di S. Stefano cittadini e genitori in fila per dire no "Dobbiamo portare a scuola i figli piccoli, se chiudono come faremo?".

di Veronica Frasca

Commercianti arrabbiati, residenti indispettiti e genitori preoccupati si sono radunati numerosi sotto il chiostro di Santo Stefano. Prima ancora del suono della campanella d’inizio, hanno lasciato la propria firma contro l’estensione della Ztl su via Emilia Santo Stefano e corso Garibaldi. L’ampliamento è voluto dal Comune per ridurre la circolazione di veicoli nel centro storico e abbassare così il livello di inquinamento.

Tuttavia il progetto ha colto alla sprovvista i negozianti e residenti. La prima petizione ha raccolto circa duemila firme. Poi si è deciso di passare ad una raccolta dal valore legale: le firme serviranno a presentare una mozione di iniziativa popolare da portare in dibattito al consiglio comunale.

"Noi cittadini non siamo stati consultati per questa decisione - dice il residente Carlo Favi dopo aver firmato - non aiuta a migliorare il centro che peggiora sempre di più".

Non solo chi vive e lavora in centro ma ad andarci di mezzo sono anche le scuole, come quella per l’infanzia Figlie di Gesù e la primaria Ada Negri. Anche le suore sono impegnate nella raccolta firme. "I parcheggi sono tutti lontanissimi dalla scuola", racconta Sara che insieme ad altre mamme aspetta l’uscita dei figli dalla scuola in piazza Ugolini. Aggiunge: "Io non abito a Reggio e se chiudono la strada è probabile che farò cambiare scuola a mia figlia".

Sono presenti all’iniziativa per ufficializzare le firme i notai Baja, Caranci, Carbonara e Rubertelli. "C’è stata molta adesione - spiega Carbonara - più dell’85% delle firme è di residenti del centro a cui non è piaciuta questa sorta di imboscata del Comune".

Insieme a loro si schiera l’avvocato Claudio Bassi, consigliere comunale di Forza Italia.

"Da questa mattina abbiamo raccolto moltissime firme, stiamo ricevendo grande sostegno e partecipazione - dichiara Bassi- è un assurdità impedire l’accesso alle macchine, l’inquinamento si sposterà da altre parti e il traffico bloccherà la circonvallazione".

Continua: "Il nostro centro storico è martoriato. Senza i negozianti, i parrocchiani e i genitori che frequentano la zona si rischia il totale abbandono".

A conclusione della giornata di ieri sono state raccolte oltre le 600 firme, più che sufficenti per far arrivare la mozione al consiglio comunale.

"Ci riteniamo molto soddisfatti - comunica l’ingegnere Maria Giulia Carpi, una delle promotrici della campagna - non ci fermiamo qui, se avremo aiuti e forze faremo altre giornate dove la gente potrà ancora firmare".