DANIELE PETRONE
Cronaca

Massari ‘sconfessa’ il sindaco : "Sì all’esercito in zona stazione"

Clamorosa presa di posizione del candidato del centrosinistra, che va controcorrente rispetto al Pd finora "Sono favorevole alla presenza dei militari perché potrebbe aiutare ad aumentare il presidio nell’area".

Massari ‘sconfessa’ il sindaco : "Sì all’esercito in zona stazione"

Massari ‘sconfessa’ il sindaco : "Sì all’esercito in zona stazione"

"Sono favorevole all’utilizzo dell’esercito in zona stazione". Una presa di posizione clamorosa quella di Marco Massari, candidato sindaco civico del centrosinistra, che di fatto sconfessa il ‘no’ tassativo sulla possibilità di un presidio fisso militare in piazzale Marconi sostenuto finora dal Pd e dal primo cittadino Luca Vecchi.

Il medico infettivologo aveva lanciato due promesse nel corso della sua presentazione di un mese fa al circolo Orologio: "Priorità al quartiere attorno alla ferrovia e discontinuità". Se per la prima occorre sospendere il giudizio ed aspettare il suo concreto operato amministrativo qualora dovesse vincere le elezioni, per la seconda sta mantenendo quanto detto almeno nelle intenzioni.

Certo, va premesso che siamo in campagna elettorale. Ma verba volant, scripta manent, dicevano i latini. L’uscita ’bomba‘ sulla questione più bollente della città, è anche una doppia strategia. In primis perché c’è la consapevolezza che la partita alle urne si giocherà soprattutto sulla sicurezza col malcontento dei cittadini che cresce di giorno in giorno. In secondo luogo, è un intervento non casuale per ‘rovinare’ la festa sui giornali all’avversario di centrodestra Giovanni Tarquini che si presenta stamattina ufficialmente all’hotel Posta, invadendo e bruciando quello che è un tema da sempre prettamente dei rivali. Una questione che non è certo storicamente prerogativa della sinistra, ma Massari aveva avvertito anche su questo: "Non chiamatemi più comunista...". E oggi ha avuto il coraggio di essere il primo di centrosinistra reggiano – almeno ufficialmente – ad andare controcorrente rispetto alla posizione tenuta dall’Amministrazione in carica e dallo stesso Pd che rappresenta, partito nel quale sicuramente le parole del designato faranno discutere al suo interno.

"La Reggio che abbiamo in mente – spiega Massari – è una città sicura e curata, che investe in una dimensione sociale e relazionale, in una dimensione di cura degli spazi e in una dimensione di sicurezza garantita per tutte e tutti. In quest’ottica non c’è nessuna preclusione ideologica al sostenere la presenza dell’esercito nelle aree della città che necessitano di maggiore attenzione dal punto di vista della sicurezza, in primis l’area nei dintorni della stazione centrale. Al pari di quanto fatto da altre città (le vicine Parma, Modena e Piacenza, ndr), occorre sostenere ogni aspetto della pubblica sicurezza che possa aiutare ad ottenere un risultato tangibile. Di sicuro sappiamo che richiamare l’esercito è prerogativa della prefettura e non del sindaco e allo stesso tempo crediamo fortemente che occorra parallelamente e con meno urgenza chiedere una maggiore dotazione di forze dell’ordine, sottodimensionate in città".

Massari poi scende più nel dettaglio: "Sappiamo inoltre che occorre riconoscere come una soluzione vera e di lungo periodo richieda, oltre alla necessaria azione repressiva, attenzione anche ad altre dimensioni perche non c’è sicurezza senza cura dei luoghi delle persone e della comunita. Occorre in questo senso sostenere e potenziare gli operatori e i servizi sociali e sanitari che operano anche in quella zona di città, occorre sostenere e rafforzare la rete delle organizzazioni che da anni operano per la coesione sociale in quel quartiere e non da ultimo credo occorra un piano di investimenti straordinario per la rigenerazione dei luoghi".

Infine puntualizza: "Non pensiamo che l’esercito risolva tutti i problemi e lavoreremo perché si possa farne a meno in futuro. Ma certamente oggi la presenza dell’esercito potrebbe aiutare ad aumentare il presidio di quell’area, il che va valutato positivamente".