Reggio Emilia, 24 dicembre 2020 - In un Natale diverso dal solito, non mancano alcune belle storie. Come quella di Atena, nata in fretta a fine luglio all’ospedale di Castelnovo Monti, a sole 24 settimane di gestazione e 650 grammi di peso. È stato necessario un ricovero lungo cinque mesi in Terapia intensiva neonatale (Tin) al Santa Maria Nuova di Reggio e alcuni interventi chirurgici perché potesse vivere senza portare le gravi conseguenze di una nascita prematura. Ieri la piccola Atena è stata dimessa, in perfetta salute.
“È un risultato eccellente”, dice Giancarlo Gargano, direttore della Neonatologia. E aggiunge: “La prognosi dei bambini nati così precocemente è sempre incerta, con rischio di mortalità e di conseguenze anche a distanza. Atena si è dimostrata una grandissima guerriera, supportata dall’affetto dei suoi genitori, costantemente presenti al suo fianco in questi mesi, e dalle cure amorevoli e continue del personale della Tin, ha superato tante battaglie e vinto la sua guerra per la vita”.
Le prime settimane di vita della piccola sono state particolarmente complesse. A distanza di 9 giorni dalla nascita ha sviluppato una patologia tipica dei nati pretermine: l’enterocolite necrotizzante con perforazione intestinale. Grazie a una diagnosi tempestiva è stata rapidamente attivata la consulenza dei chirurghi pediatri del Policlinico di Modena i quali, con il supporto dell’anestesista pediatra Elisa Iannella e degli strumentisti di sala operatoria, sono intervenuti su Atena direttamente all’interno dell’incubatrice neonatale. L’assistenza intensiva post-operatoria assicurata dall’équipe Tin ha offerto l’efficace gestione delle inevitabili complicanze.
Durante la degenza, Atena ha dovuto affrontare il rischio di pericolose infezioni e diverse complicazioni come l’insufficienza respiratoria per malattia polmonare, la mancata chiusura del dotto arterioso del cuore e una grave retinopatia, con rischio di cecità, per la quale è stata trattata con laser dagli specialisti Carlo Zotti e Alberto Neri della struttura di Oculistica.
Nelle scorse settimane, infine, la neonata è stata nuovamente operata per ristabilire la canalizzazione intestinale, con un intervento che ha coinvolto gli stessi professionisti del primo intervento ed è stato eseguito, questa volta, nel comparto operatorio che ha ospitato per la prima volta una paziente così piccola. Atena è rapidamente divenuta la mascotte del reparto. E l’alleanza terapeutica realizzata con i genitori si è dimostrata vincente.