Neonato morto in ospedale a Reggio Emilia, il malore e poi la tragedia

Un bimbo di appena un mese deceduto appena arrivato al Santa Maria. I medici: "Il Coronavirus non c’entra nulla"

Inutile la corsa, dopo la corsa in ospedale il bimbo è spirato (Foto archivio Petrangeli)

Inutile la corsa, dopo la corsa in ospedale il bimbo è spirato (Foto archivio Petrangeli)

Reggio Emilia, 6 marzo 2020 - Un’immane tragedia si è abbattuta su una giovane coppia residente a Cavriago: il loro bimbo nato da appena un mese è stato colpito da una malattia che non gli ha lasciato scampo nonostante le cure profuse dai genitori insieme al pediatra di famiglia. La tragedia ha avuto il suo epilogo nel corso della giornata di sabato 29 febbraio, quando il piccolo ha avuto una violenta crisi ed è stato trasportato d’urgenza all’arcispedale Santa Maria Nuova dove è spirato quasi tra le braccia del papà nonostante i disperati tentativi di rianimarlo messi in atto dal personale medico del Pronto soccorso.

I funerali non si sono ancora svolti in quanto la famiglia è annichilita dal dolore. Addirittura la giovane madre sarebbe stata vittima di un collasso ed è stata ricoverata in ospedale dopo la notizia che il suo piccino non ce l’aveva fatta. Dai piani alti del nosocomio cittadino non arrivano commenti sulla luttuosa vicenda, anzi si cerca di tutelare al massimo la coppia proteggendone l’anonimato. Pare che sia stata disposta l’autopsia, per capire quali siano state le cause del decesso anche se sin da ora si esclude che l’epidemia di Coronavirus in atto possa aver avuto un qualche ruolo nella tragedia. Il bambino infatti avrebbe cominciato ad avere problemi di salute già poco tempo dopo essere venuto alla luce. La giovane coppia è di origine nordafricana, e da tempo abita nella zona di Cavriago. Una casa, un lavoro, e infine era arrivata la felicità del primo figlio. La gravidanza era stata normale, con la mamma serena e in salute. Per quanto si è saputo, anche il parto era avvenuto senza particolari problemi. Un paio di settimane dopo il rientro a casa, però, il piccino ha cominciato ad avere dei disturbi fisici, cosa peraltro non infrequente nei neonati e nella stagione invernale. Piangeva, mangiava poco, aveva un po’ di febbre.

I genitori, premurosi, si sono rivolti con tempestività al pediatra di famiglia che ha prescritto una serie di farmaci e cure. La madre e il padre hanno seguito con scrupolo le prescrizioni ma, dato che il bimbo non migliorava e continuava ad avere la temperatura alterata, lo hanno più volte fatto visitare dal medico. Anche se le condizioni generali del neonato non erano buone (forse aveva un’infezione virale), nessuno si sarebbe immaginato che si sarebbero aggravate così rapidamente. Già venerdì di fatto era apatico, privo di energia e quasi non mangiava, poi sabato il piccolo ha avuto come un collasso.

Il padre disperato ha chiamato i soccorsi. Ne è seguita una corsa disperata al Santa Maria Nuova, dove il neonato è arrivato privo di conoscenza. Inutili i tentativi di farlo respirare e riprendere. Ora si dovrà capire se ad ucciderlo sia stata una patologia congenita non rilevata alla nascita, oppure una malattia contratta successivamente. In paese a Cavriago si sono diffuse chiacchiere allarmate. Ma, informalmente, dagli ambienti medici fanno sapere che a spezzare la vita del piccolo non è stato il Covid19.