NOI REGGIANI

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Non intendo certo criticare la sanità pubblica reggiana, che ha fatto il possibile durante la pandemia. E’ certo però che la tentazione di complicare le cose semplici fa spesso capolino in tutte le attività umane. Per le vaccinazioni anti Covid nei due anni passati tutto mi è sembrato rapido ed efficace, così per le vaccinazioni antinfluenzali degli anni scorsi. Oggi si registra qualche novità dovuta - forse - all’ammodernamento informatico, per cui dove bastava una telefonata, oggi c’è una procedura elettronica complessa che prevede la scelta di un sito “www. ecc.“, la creazione di un “link“, la nascita di una “password“, una prenotazione elettronica, una “e-mail”...In tutto questo tecnicismo informatico la persona anziana si trova nel panico e si chiede perchè mai la semplice telefonata alla segreteria del medico di base non basti più. I molti cittadini anziani non hanno sempre a disposizione un figlio o un nipote che sappia di informatica, non sempre hanno il computer, quindi non sono in grado di accedere al servizio. Qualche maligno potrebbe pensare che, diminuendo i medici in servizio, si potrebbero diminuire in questo modo anche i pazienti. Ma è solo una malignità.

Mauro Bortolani