NOI REGGIANI

Enrico Reverberi critica la costruzione di una nuova autostrada tra Reggiolo e Ferrara, sottolineando l'impatto ambientale e la mancanza di considerazione per alternative sostenibili come il trasporto su rotaia. Chiede un coinvolgimento democratico dei cittadini tramite un referendum.

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Sessantatre km di nuova autostrada che collegheranno Reggiolo a Ferrara e taglieranno e cementificheranno un territorio agricolo fertile, leggo che c’è un progetto che prevede piste ciclabili, piantumazione di alberi, un vero intervento ecologico per giustificare l’ennesima nuova strada in un paesaggio italiano che era conosciuto per le sue colline e i suoi alberi secolari ed oggi per le autostrade e superstrade. In un mondo dove tutti parlano di salvare il pianeta 16 comuni (solo uno si è dichiarato contrario) e 4 province decidono la costruzione dell’ennesima strada, chiudendo definitivamente la possibilità di una riconversione del trasporto da gomma a rotaia sia per le merci che per i passeggeri. Pochi mesi fa l’amministrazione comunale di Reggio Emilia ha organizzato un convegno dove il dott. Mancuso prospettava di trasformare le strade cittadine in parchi, piantando piante, per migliorare la qualità dell’aria, proteggere la terra con più ombra, e adesso cementifichiamo una striscia di 63 km di prati. Tutto questo per esternare un senso di indignazione, perché ritengo che costruire un’opera così costosa e con una concezione superata per il trasporto dovesse essere preceduta da un consenso di tutti i cittadini che abitano le quattro province, con un apposito referendum e tanto di discussione pubblica. E’ vero che il Mondo non si può fermare , ma cambiare stile di vita e mezzo di trasporto , meno auto più treni, lo migliorerà . Il Pil può aumentate anche costruendo treni o tram e non solo nuobe autostrade o strade.

Enrico Reverberi