Nominato un perito sulla quantità

È proseguita ieri la direttissima, iniziata venerdì, nei confronti di un 25enne di origini marocchine, ma naturalizzato italiano, accusato di detenzione di droghe sintetiche, finalizzata allo spaccio. Ieri mattina, il giovane, difeso dall’avvocato Giuseppe Caldarola, è nuovamente comparso davanti al giudice Sarah Iusto. Durante l’udienza è stato conferito l’incarico a un perito, il professor Linarelli, per valutare se ricondurre la quantità di stupefacente in un’ipotesi di lieve entità. Nell’armadio della camera da letto c’erano 73 grammi di Lsd, 15 di ecstasy, 6 di mefedrone e ancora chetamina, anfetamine e pasticche allucinogene di vario tipo. Il giovane, nella prima udienza aveva ammesso i fatti sottolineando come la droga fosse per uso personale, senza negare, però, una volontà di intraprendere lo spaccio. Si prosegue il 9 giugno.