Nuova giunta, al posto di Manfreda diventa assessore Torri Giorgi
Completato il consiglio comunale di Casina, dopo l’uscita di Tommaso Manfreda a seguito della vicenda che ha visto l’azienda dell’ex assessore esclusa dalla white list. E’ entrato al suo posto il primo non eletto della stessa lista, Alessandro Torri Giorgi (foto). E’ stato fatto anche un rimpasto delle deleghe per la ricomposizione della giunta attraverso una nuova ridistribuzione.
La mancata iscrizione alla white list dell’impresa edile dell’allora assessore Tommaso Manfreda ha causato un terremoto nell’ambito dell’amministrazione comunale di Casina, con il sindaco che si era fatto carico delle deleghe lasciate libere dallo stesso Manfreda che aveva presentato ricorso al Tar di Parma, chiedendo la sospensiva per i protocolli di legalità. Bocciato il ricorso, sono seguite le dimissioni di Tommaso Manfreda anche da consigliere del comune di Casina.
Già qualche mese fa si era verificato un cambiamento all’interna dell’amministrazione comunale casinese quando Maurizio Cineroli, per motivi di lavoro, aveva rinunciato alla carica di vicesindaco. Al suo posto era subentrata Ilaria Cilloni. Il nuovo entrato, Alessandro Torri Giorgi, è un giovane che già si è impegnato nel volontariato: ha effettuato una missione in Costa d’Avorio con la moglie nel 2017 e inoltre si è occupato a lungo della Caritas.
Si ricompone anche la giunta di Casina con il sindaco Stefano Costi che ha provveduto alla ridistribuzione delle deleghe: ad Alessandro Torri Giorgi (primo non eletto) vanno turismo e promozione del territorio, ambiente e politiche energetiche; a Maurizio Cineroli l’assessorato ai lavori pubblici in aggiunta alla delega all’associazionismo; Ilaria Cilloni è vicesindaco con deleghe a scuola, servizio sociale e società, politiche giovanili, sport e mobilità; Sara Morani è assessore all’edilizia primaria, urbanistica, commercio e attività produttive. Al sindaco Costi rimangono le deleghe al bilancio, personale, agricoltura e affari generali. La squadra di Costi prosegue quindi il suo mandato, lasciandosi alle spalle i cambiamenti causati dal caso Manfreda.
Settimo Baisi