ANTONIO LECCI
Cronaca

Ore 8 scatta l’allarme. Una nube tossica parte dalla piscina ed entra nelle classi

Guastalla si è svegliata in piena emergenza dopo un’esalazione di cloro. In tutto sono più di cento le persone intossicate. Ma nessuno è ricoverato.

Ore 8 scatta l’allarme. Una nube tossica parte dalla piscina ed entra nelle classi

Ore 8 scatta l’allarme. Una nube tossica parte dalla piscina ed entra nelle classi

Ore 8. Insieme alla prima campanella della scuola scatta anche l’emergenza. Non una simulazione, ma un allarme vero. Si sono vissute tre ore di estrema tensione, ieri mattina nella zona sportiva e scolastica a Pieve di Guastalla. Proprio quando stava iniziando l’attività agli istituti superiori Russell e Carrara, nel vicino Centro Le Piscine, in via Sacco e Vanzetti, si è sprigionata una nube di cloro gassoso in concentrazioni elevate, che si è lentamente spostata verso la parte opposta della strada, proprio dove si trovano le scuole.

Inizialmente a restare intossicati, con bruciore agli occhi e tosse, sono stati gli operatori della mensa Cir, che si trova a pochissimi metri dal deposito di acido solforico in cui era in corso un travaso di sostanza, in vista della riapertura della stagione estiva alle piscine. Il problema sembrava essere limitato ai dipendenti Cir e a qualche cliente dell’adiacente Bar Sport. Ma sono bastati pochi minuti per capire che l’emergenza vera stava per arrivare.

Quando la "nube" ha raggiunto le scuole, a quote basse, entrando nelle aule al piano terra, in centinaia hanno avvertito i sintomi dell’intossicazione: bruciore agli occhi e lacrimazione, fastidio alla gola, tosse e difficoltà respiratoria più o meno lieve, cefalea, nausea e vomito. E alla prima ambulanza della Croce rossa accorsa per fornire un primo aiuto al personale della mensa scolastica, si sono aggiunti numerosi altri equipaggi di primo intervento, oltre a personale di automedica e autoinfermieristiche, con rinforzi perfino dalla vicina provincia di Mantova. Da Reggio sono arrivati altri mezzi per trasportare bombole d’ossigeno, indispensabili per fornire le adeguate terapie ai pazienti con difficoltà respiratorie. Qualcuno ha perso in sensi o apparso in stato di choc, ma soprattutto per crisi d’ansia o per la tensione accumulata in quei momenti concitati.

Solo poco dopo le 11 la situazione è sembrava tornata in sicurezza. Ma i numeri sono davvero alti: risultano infatti 104 le persone intossicate e prese in cura dal personale sanitario. Per fortuna quasi tutti hanno manifestato sintomi lievi e nessuno risulta in pericolo di vita. Nel cortile scolastico è stato allestito un Posto medico avanzato con medici e infermieri, oltre a operatori di Croce rossa. Interessati dalle esalazioni sono in prevalenza ragazzi tra i 14 e i 19 anni di età, alcuni operatori della mensa Cir, agenti di polizia e una docente. Una settantina i pazienti trattati sul posto e inviati in pronto soccorso a Guastalla. Di questi 42 in codice verde, 19 in codice azzurro, 4 in codice arancione. L’80% di questi è stato sottoposto ad aerosol terapia con bronco dilatatori e cortisonici. Tutti hanno manifestato un buon livello di saturazione durante i controlli di medici e infermieri.

Quando il pronto soccorso guastallese è risultato ormai saturo, senza più possibilità di accogliere altri pazienti, si è optato per altri ospedali: a Montecchio sono state portate tredici persone in codice verde e azzurro, al Santa Maria Nuova di Reggio, invece, undici persone in codice verde. Almeno altri quindici ragazzi sono stati valutati e trattati nel punto di primo intervento, nel cortile della scuola, ma poi riaccompagnati a casa dai genitori. Non risulta nessun ricoverato.