Parcheggi selvaggi, urina nei vicoli e schiamazzi: parte la raccolta firme

Via del Guazzatoio scrive al Prefetto per lamentarsi della movida senza controllo attorno a piazza Fontanesi

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Un altro comitato di cittadini che si forma in Centro Storico, che segnala maleducazione e degrado e che, inascoltato, raccoglie una petizione che invia al Prefetto Iolanda Rolli, nella speranza di ricevere, almeno dal rappresentante dello Stato in città, un segno di rispetto e attenzione.

Il comitato è quello dei cittadini residenti di via del Guazzatoio, che, stanchi dello stato di totale deregulation in cui versa il così definito ‘quadrilatero della movida’ che insiste su piazza Fontanesi, hanno preso carta e penna e… telefonino per documentare con immagini quanto sostenuto a parole.

"Siamo un gruppo di persone che risiede nelle zone adiacenti Piazza Fontanesi, che da anni vede proliferare bar, ristoranti, bistrot, ed in genere locali pubblici che richiamano un grande concorso di persone e si è fatto promotore di una raccolta firme per sollecitare un intervento risolutivo, da parte delle autorità preposte, delle problematiche causate dalla movida".

Il tema del contendere è sempre quello: l’emersione di situazioni che superano ampiamente la normale problematica della coesistenza di locali pubblici e residenze private, il tutto in un contesto in cui le istituzioni si sarebbero dimostrate ‘sorde’: "Le nostre richieste sono rimaste inascoltate", e via che il comitato snocciola, l’elenco delle problematiche: "Schiamazzi notturni che turbano la quiete ed il diritto al riposo dei residenti (Circola un video in cui, in piena notte, un gruppo di ragazzini canta a squarcia gola una canzone, con decibel va da sé, fuori scala, ndr); parcheggio selvaggio anche negli stalli riservati ai residenti; distese le cui dimensioni cambiano, senza alcun controllo, a seconda della serata, rendendo quasi impossibile l’ingresso e l’uscita di auto in alcuni edifici; sporcizia e degrado urbano, con sempre più frequenti avvistamenti di topi e ratti".

Come detto, a tutto questo si accompagna la non risposta delle istituzioni preposte: "Le richieste formali e informali agli organi della locale Amministrazione Comunale non hanno sortito alcun effetto, spesso ottenendo risposte interlocutorie, dilatorie e talora addirittura sgradevoli".

Infine, come già altrove, quello che è diventato un vero e proprio ‘disclaimer’ di ciascun comitato di residenti sorto a ridosso di bar e ristoranti: "Non abbiamo nulla contro i commercianti, siamo ben felici che le loro attività, possano avere successo". Tuttavia: "Deve essere chiaro che a fronte di interessi decisamente contrapposti (esercizi pubblici residenti) è compito delle amministrazioni pubbliche operare il loro contemperamento, riconoscendo anche le relative priorità".

Ni.bo.