Polizia locale, niente accordo Via libera a scioperi e proteste

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Non è arrivato l’accordo dopo l’incontro tra le parti in prefettura a Reggio. Per questo i sindacati Diccap e Sulpl di polizia locale hanno avuto mandato dai lavoratori di avviare azioni di protesta sindacale nell’ambito dell’Unione della Pianura reggiana, che comprende i Comuni di Correggio, Rio Saliceto, San Martino in Rio, Campagnola, Rolo e Fabbrico. Dall’8 febbraio, per un mese, è stata proclamata l’astensione dal lavoro straordinario, mentre per il 10 febbraio è previsto uno sciopero per le prime due ore di ogni turno di lavoro.

La vertenza sindacale verte sulle problematiche legate alle competenze stipendiali del 2019, sui tagli ai fondi per gli agenti, sul piano della performance dell’Unione, sulla carenza cronica di organico, sulle istanze su Welfare Integrativo e Pensione Integrativa per gli agenti.

"I controlli della polizia locale – spiega il sindacalista Luca Falcitano (foto) – in questi mesi di emergenza sanitaria non si sono mai fermati. Sono stati sempre effettuati i controlli, anche in quei momenti in cui non era ben chiaro se la polizia locale dovesse nuovamente esser coinvolta, come poi avvenuto, nei controlli unitamente alle altre forze di polizia. Ma è stato deciso di ridurre del 10% i finanziamenti per i servizi degli agenti, informando i sindacati solo a fine anno, per poi destinare questi fondi ad altri settori".

"Inoltre - prosegue Falcitano - gli agenti rimasti (25 a fronte dei 47 previsti dalla normativa regionale) riescono a coprire a malapena i servizi fondamentali. A ciò si aggiunge la scelta di qualche Comune di delegare al Corpo funzioni che potrebbero essere affidate ad impiegati amministrativi".

a.le.