"Pupi, che bello ritrovarsi di fronte"

Michele Vitali, ex giocatore della Virtus Bologna, ora capitano della Pallacanestro Reggiana, riflette sul suo percorso e anticipa il duello con il compagno di nazionale Achille Polonara. Prevede una sfida equilibrata e sottolinea il ritorno positivo dopo un problema di salute.

"Pupi, che bello ritrovarsi di fronte"

"Pupi, che bello ritrovarsi di fronte"

Michele Vitali, nato a Bologna a fine ottobre 1991, si è formato cestisticamente proprio in Virtus, giocandovi poi da professionista nell’annata 2015/2016, che per i bianconeri si concluse in modo molto amaro: retrocessione all’ultima giornata sancita dalla sconfitta al PalaBigi con l’allora Grissin Bon. Negli anni successivi l’esterno emiliano si è ben disimpegnato in Italia e all’Estero con discrete prestazioni anche in maglia azzurra. Dal 2022 è alfiere della Pallacanestro Reggiana, di cui oggi è capitano.

Il Vitali odierno, cosa si porta ancora dietro dagli anni in Virtus?

"A parte la stagione in serie A, lì ho fatto tutto il percorso giovanile con Giordano Consolini (oggi alla guida dell’Under 17 Unahotels e stretto collaboratore di Andrea Menozzi, ndr) quindi ho imparato moltissimo a livello tecnico e come maturazione generale, riuscendo a gestire i momenti difficili. Perché è proprio quando le cose non vanno come vorresti che diventi un giocatore migliore: imparando dagli errori".

La partita con la Segafredo vedrà anche il duello col suo compagno di nazionale Achille Polonara, l’altro protagonista di questa intervista doppia. Ha un messaggio personale da mandargli in vista della gara?

"Pupi, prepara la scaletta. E lui sa cosa voglio dire. Siamo molto legati, in Nazionale giocavamo spesso a carte insieme e condiviso tante estati azzurre. E’ una persona super, sarà un piacere rivederlo".

Le due partite del Play-In, al di là dell’esito finale, in che misura secondo te possono condizionare la Virtus nell’avvicinarsi alla partita?

"Sono fortissimi, profondi, ben allenati, abituati a giocare tante partite in settimana; quindi, anche se hanno fatto viaggi lunghi e giocato match tosti, saranno pronti ad affrontarci. Non me li aspetto sottotono".

A Polonara l’accomuna anche aver superato un complesso problema di salute (nel caso di Vitali: tachicardia parossistica sovraventricolare risolta con una operazione, ndr). Il recupero sul parquet è stato positivo. A livello emotivo come è andato oltre quella brutta botta?

"Sono cose che, una volta guariti, rafforzano. Fanno amare, quando si torna a giocare, ogni istante della partita, ogni allenamento. Riesci ad apprezzare al 200% quanto è bello essere di nuovo sul parquet".

Facendo le carte alla sfida con le Vnere, chi ha in mano gli assi migliori?

"A questo punto della stagione le due squadre si conoscono benissimo. La differenza la faranno i dettagli: le palle vaganti, una difesa vincente in più, la quota di extranergia che si riuscirà a mettere in campo".

C’è un giocatore della Virtus che, in questa annata, l’ha sorpresa in maniera particolare per continuità e rendimento?

"Sorpreso no, perché parliamo di un vero campione. Ma davvero Marco Belinelli, anche se in tanti lo davano troppo presto per spacciato, sta disputando una stagione incredibile. Non aveva bisogno di dimostrare nulla ma ha smentito alla grande chi lo criticava".

Gabriele Gallo