Quanti aneddoti con ’Io sul set con don Camillo’

Documentario per i 70 anni dall’uscita della prima pellicola girata a Brescello. Oggi pure l’omaggio alla Vitti

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È dedicato alla "Commedia umana" il Brescello Film Festival iniziato ieri nel paese di Peppone e don Camillo, con la tortellata di San Giovanni e con doveroso omaggio a Virginio Dall’Aglio, recentemente scomparso, ideatore della manifestazione, proposta dal 2002 con tanti ospiti e proiezioni cinematografiche, fino ai concorsi per giovani registi, che ha attirato l’interesse di appassionati da ogni parte del mondo. Il festival prosegue oggi alle 18 con un omaggio a Monica Vitti, con la proiezione di "Teresa la ladra", diretto da Carlo di Palma nel 1973 e tratto dal romanzo "Memorie di una ladra" (1972) di Dacia Maraini. Teresa Numa in Nardecchia, orfana di madre e figlia di un contadino laziale manesco e senza cuore, poi vedova di guerra e madre alla continua ricerca di nuovi mestieri, è sovente costretta a rubare per vivere. Dalle 19 tutte le sere fino a domenica, si cena in piazza Matteotti agli stand coordinati dalla Pro loco. Alle 21, per i settant’anni dall’uscita del primo film girato a Brescello, viene proposto "Io sul set con don Camillo", un documentario di Ezio Aldoni e Andrea Setti che propone incontri inediti, aneddoti e testimonianze attorno alla realizzazione dei film girati a partire dal 1951.

Domani si comincia alle 10 con "Movie-Mento", un viaggio nel cinema e nei luoghi d’arte tra la bassa di Parma e Reggio, con la proiezione del video realizzato con E-Borghi, in collaborazione con l’Unione Bassa Reggiana-Terre di Po e dei Gonzaga e Destinazione Turistica Emilia. Alle 11 all’ex Genio Civile di via Alighieri viene inaugurato il Giardino delle letture "Andrea Camilleri", con letture tra la Brescello di Don Camillo e la Vigata di Montalbano. Alle 18 la proiezione de "La visita" di Antonio Pietrangeli (1964). Al museo Brescello e Guareschi apre la mostra fotografica sul film "La visita", visitabile fino al 3 luglio. Alle 21,15 la proiezione di Radiofreccia, il film che Luciano Ligabue ha diretto nel 1998. Il festival si conclude domenica: alle 10,30 il docufilm "Il mondo di Luigi Ghirri", alle 18 un omaggio a Lina Wertmuller con la proiezione "Film d’amore e d’anarchia" con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato, alle 21 il film "Si muore solo da vivi", girato in gran parte nella Bassa Reggiana, con ospite l’attore Andrea Gherpelli.

Antonio Lecci