ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

"Resta in carcere" Nessuno sconto dal Riesame per l’educatore Cl

Andrea Davoli aveva chiesto misure alternative alla prigione. È accusato di aver violentato una 14enne del suo gruppo spirituale.

"Resta in carcere" Nessuno sconto dal Riesame per l’educatore Cl

di Alessandra Codeluppi

Al momento Andrea Davoli, l’educatore 52enne di Comunione e liberazione indagato per violenza sessuale aggravata verso una 14enne, resta sottoposto alla custodia cautelare in carcere. Dopo l’udienza celebrata venerdì, il Riesame di Bologna ha sciolto ieri la riserva, confermando la misura restrittiva che era stata avallata anche dal gip Silvia Guareschi. Secondo la tesi investigativa, l’uomo - che era anche docente di religione in alcune scuole superiori reggiane - avrebbe approfittato della propria condizione di superiorità per avere rapporti sessuali con lei. La prima volta sarebbe avvenuto a Viserbella (Rimini) durante un seminario in vista della Pasqua. Poi gli approcci sarebbero proseguiti a Reggio, sino a fine maggio, quando la famiglia ha scoperto la loro storia da alcune chat. La madre ha sporto denuncia ai carabinieri e la Procura di Rimini ha avviato le indagini. Le manette sono scattate il 19 agosto a Caorle, dove lui si era trasferito in una casa di famiglia dopo aver saputo dell’indagine. Era poi stato portato nel carcere di Pordenone e qui sottoposto all’interrogatorio di garanzia: lui si era difeso sostenendo che aveva avuto con la ragazzina una vera e propria relazione, che aveva ceduto dopo quindici anni di castità e che era stata sempre lei a prendere l’iniziativa. Poi il fascicolo è approdato alla Procura reggianz. Il gip Guareschi aveva confermato il carcere sostenendo che Davoli "non è capace di tenere l’autodisciplina necessaria per il suo ruolo" e anche per escludere "altri fatti e contatti con altre ragazze per coprire ulteriori vicende". L’avvocato Liborio Cataliotti, che assiste il 52enne, aveva chiesto al Riesame i domiciliari, ssostenendo che non vi fosse pericolo di reiterazione del reato. Ora la difesa potrà valutare il ricorso in Cassazione.