Lui russo, lei ucraina: sposi nonostante la guerra a Reggio Emilia

Gleb Petrov, camionista di 37 anni e Nina Yezhova, 33 anni casalinga, si sono uniti in matrimonio martedì pomeriggio

Le mani di Gleb Petrov e Nina Yezhova, uniti in matrimonio

Le mani di Gleb Petrov e Nina Yezhova, uniti in matrimonio

Bagnolo (Reggio Emilia), 24 febbraio 2022 - L’amore oltre ogni confine. Nei giorni è altissima la tensione per il conflitto tra Russia e Ucraina, nel municipio di Bagnolo si sono sposati Gleb Petrov, camionista di 37 anni, di origine russa, e Nina Yezhova, 33 anni, casalinga di origine ucraina. Le nozze sono state celebrate nel palazzo comunale bagnolese dal sindaco Gianluca Paoli: "Gleb e Nina erano emozionati e bellissimi. Hanno scelto alcuni mesi fa di sposarsi in un giorno particolarissimo, il 22/02/2022, data palindroma in grado, sembra, di sprigionare l’energia dell’universo verso la realizzazione dei propri desideri. Non so quanto ci sia di vero in questa diceria, ma una cosa è sicura: oggi la felicità e l’amore che si percepivano nella sala consiliare erano veri ed assolutamente reali. Questo matrimonio ha rappresentato un momento di grande valore".

Gleb è di origine russa, Nina è ucraina. "La loro è stata la migliore risposta possibile a chi, in queste ore drammatiche, vorrebbe vedere i loro popoli scendere in guerra l’uno contro l’altro – continua il sindaco – A loro, al popolo russo e pure a quello ucraino, l’augurio che possa realizzarsi il loro sogno d’amore e di pace". Gleb e Nina si sono conosciuti giovanissimi proprio nel Reggiano, dove si sono trasferiti oltre vent’anni fa. Hanno tre figli.

"Io sono originario proprio della zona del Donbass. Non siamo abituati, in famiglia, a fare politica. Anzi. Ma in questo caso mi sembra che la risposta della Russia avvenga dopo un attacco dell’Ucraina in un territorio che è considerato russo".

Sui timori di quanto sta accadendo nella sua terra d’origine, Gleb e Nina raccontavano: "Possiamo dire che fino a qualche giorno fa non c’era alcuna preoccupazione. Anche dai nostri parenti che vivono laggiù non ci arrivavano dei timori particolari. Negli ultimi giorni, però, con l’attività delle armi, si sta creando una situazione diversa, che invece incute paura. Stanno cercando di trovare soluzioni per trovare riparo, in condizioni di sicurezza. Il timore che possa scoppiare una guerra, che coinvolgerebbe tutta l’Europa, è sempre attuale".

Poi, Gleb si sofferma a riflettere: "A chi gioverebbe una guerra, nel Ventunesimo secolo? Non so. Sarebbe una distruzione totale. Forse ci guadagnerebbe l’America…". Ma di politica e di scenari di guerra, in casa di Gleb e Nina, si preferisce non parlare. "Io sono russo, Nina è di origine ucraina. Ma non litighiamo di certo su questi argomenti. Per noi una persona non ha valore secondo il Paese da cui proviene: ha valore unicamente in base a come si comporta".